Il giudice amministrativo torna a occuparsi del c.d. trust antimafia quale misura di “salvataggio” dell’impresa adottata dal privato investito da un’informativa prefettizia interdittiva. È confermato l’atteggiamento di prudenza nei confronti di uno strumento che, per la sua duttilità, può essere facilmente piegato a ragioni elusive e di frode alla legge. Lo scritto propone una riabilitazione dell’istituto, alla luce delle novità introdotte dalle recenti riforme, funzionali alla salvaguardia dell’impresa tutte le volte in cui appare possibile depurarla da possibili interferenze malavitose.
Mormile Lalage (2019). Quando l’istituzione di un trust non basta per i fini antimafia. TRUSTS E ATTIVITÀ FIDUCIARIE(3), 158-164.
Quando l’istituzione di un trust non basta per i fini antimafia
Mormile Lalage
2019-01-01
Abstract
Il giudice amministrativo torna a occuparsi del c.d. trust antimafia quale misura di “salvataggio” dell’impresa adottata dal privato investito da un’informativa prefettizia interdittiva. È confermato l’atteggiamento di prudenza nei confronti di uno strumento che, per la sua duttilità, può essere facilmente piegato a ragioni elusive e di frode alla legge. Lo scritto propone una riabilitazione dell’istituto, alla luce delle novità introdotte dalle recenti riforme, funzionali alla salvaguardia dell’impresa tutte le volte in cui appare possibile depurarla da possibili interferenze malavitose.File | Dimensione | Formato | |
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