Nel presente lavoro esponiamo i risultati di alcune nostre ricerche, che hanno visto studenti di scuola secondaria di primo e secondo grado impegnati nella costruzione e programmazione comportamentale di piccoli robot mobili (LEGO® Mindstorms). Le esperienze da noi realizzate sono riconducibili alla cosiddetta Educational Robotics, che -ispirandosi all’approccio di Vygotskji e all’epistemologia post-piagetiana di Papert- concepisce i robot come “oggetti-con-cui-pensare o come “impalcature per la mente”. In linea con tale filone teorico, i nostri studi dimostrano che l’attività con i robot favorisce varie abilità visuo-costruttive, di ragionamento logico e di pensiero creativo. Le peculiari caratteristiche cognitive, ludiche e relazionali di tale attività, che richiede di integrare in modo cooperativo la fisicità dell’hardware con la programmazione del software, la rendono inoltre un efficace strumento di supporto nella riabilitazione di soggetti con deficit cognitivi. Ne deriva che la robotica educativa può rappresentare una nuova ed interessante frontiera per la ricerca psicologica e per le sue più avanzate applicazioni.
CACI, B., D'AMICO, A., CARDACI, M. (2008). Esperienze con la robotica educativa come nuovo strumento di apprendimento e di riabilitazione.. In MARINO E. (a cura di), E-learning e Multimedialità. Conoscenze senza frontiere. (pp. 381-390). LECCE : Pensa.
Esperienze con la robotica educativa come nuovo strumento di apprendimento e di riabilitazione.
CACI, Barbara;D'AMICO, Antonella;CARDACI, Maurizio
2008-01-01
Abstract
Nel presente lavoro esponiamo i risultati di alcune nostre ricerche, che hanno visto studenti di scuola secondaria di primo e secondo grado impegnati nella costruzione e programmazione comportamentale di piccoli robot mobili (LEGO® Mindstorms). Le esperienze da noi realizzate sono riconducibili alla cosiddetta Educational Robotics, che -ispirandosi all’approccio di Vygotskji e all’epistemologia post-piagetiana di Papert- concepisce i robot come “oggetti-con-cui-pensare o come “impalcature per la mente”. In linea con tale filone teorico, i nostri studi dimostrano che l’attività con i robot favorisce varie abilità visuo-costruttive, di ragionamento logico e di pensiero creativo. Le peculiari caratteristiche cognitive, ludiche e relazionali di tale attività, che richiede di integrare in modo cooperativo la fisicità dell’hardware con la programmazione del software, la rendono inoltre un efficace strumento di supporto nella riabilitazione di soggetti con deficit cognitivi. Ne deriva che la robotica educativa può rappresentare una nuova ed interessante frontiera per la ricerca psicologica e per le sue più avanzate applicazioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.