La Basilica di S. Pietro nel Palazzo Reale di Palermo, meglio nota come Cappella Palatina, è tra i monumenti medioevali della Sicilia maggiormente conosciuti e visitati. Edificata tra il 1130 ed il 1163, oltre alla ricca e suggestiva decorazione musiva può vantare un soffitto ligneo a muqarnas – definito da Ugo Monneret de Villard una stupefacente meraviglia di carpenteria islamica, per la complessità volumetrico-spaziale e per la ricchezza delle pitture – che rappresenta un unicum nel suo genere, sintetizzando la profonda simbiosi tra le diverse culture (araba e normanna) che a quel tempo coesistevano nella città. La continua attenzione al monumento ha fatto sì che nei secoli limitati siano stati gli interventi che hanno mutato in qualche parte la facies d’intradosso del soffitto, mentre opere di consolidamento hanno reso necessario l’impianto – all’estradosso - di una struttura lignea di supporto per il soffitto, con conseguente traslazione in altezza del solaio di copertura piano della nave centrale. In occasione dei lavori di restauro promossi dalla Soprintendenza ai BB. CC. AA., da poco conclusi grazie al generoso finanziamento del mecenate Reinhold Würth, la predisposizione di un articolato sistema di ponteggi ha reso accessibile sia l’intradosso che l’estradosso del sistema di copertura e ciò ha rappresentato un’eccezionale occasione per indagare i materiali e le tecniche costruttive delle antiche strutture lignee, documentando nel contempo lo stato di conservazione, gli interventi e le modificazioni avvenuti nel tempo. Lo studio descrive ed analizza i caratteri, le forme, i sistemi costruttivi delle carpenterie lignee di fattura araba dalla “macchina scenica” delle muqarnas del soffitto e delle altre strutture lignee ad esso connesse. Vengono documentate le tecniche di realizzazione delle membrature portanti e degli elementi di finitura, dei sistemi di connessione originari e delle strutture postume. Vengono inoltre analizzate le forme di degrado e di dissesto che hanno interessato le parti in legno, nonché gli interventi che nel tempo sono stati posti in opera per limitare i rischi correlati a danni da deformazione o da infiltrazione sia del soffitto che della stessa struttura di sostegno; dai consolidamenti ottocenteschi ai restauri appena conclusi che, oltre ad aver messo in sicurezza il monumento, hanno contribuito a riscoprirne la splendida fattura costruttiva, insieme alla più conosciuta ricchezza decorativa.
Li Castri, M., Campisi, T., Fatta, G., Costa, G. (2009). Le strutture lignee della Cappella Palatina di Palermo. Conoscenza e conservazione. In Conservare e restaurare il legno. Conoscenze, esperienze, prospettive (pp.85-94). Bressanone : Arcadia ricerche.
Le strutture lignee della Cappella Palatina di Palermo. Conoscenza e conservazione
LI CASTRI, Mario;CAMPISI, Tiziana;FATTA, Giovanni;COSTA, Giuseppe
2009-01-01
Abstract
La Basilica di S. Pietro nel Palazzo Reale di Palermo, meglio nota come Cappella Palatina, è tra i monumenti medioevali della Sicilia maggiormente conosciuti e visitati. Edificata tra il 1130 ed il 1163, oltre alla ricca e suggestiva decorazione musiva può vantare un soffitto ligneo a muqarnas – definito da Ugo Monneret de Villard una stupefacente meraviglia di carpenteria islamica, per la complessità volumetrico-spaziale e per la ricchezza delle pitture – che rappresenta un unicum nel suo genere, sintetizzando la profonda simbiosi tra le diverse culture (araba e normanna) che a quel tempo coesistevano nella città. La continua attenzione al monumento ha fatto sì che nei secoli limitati siano stati gli interventi che hanno mutato in qualche parte la facies d’intradosso del soffitto, mentre opere di consolidamento hanno reso necessario l’impianto – all’estradosso - di una struttura lignea di supporto per il soffitto, con conseguente traslazione in altezza del solaio di copertura piano della nave centrale. In occasione dei lavori di restauro promossi dalla Soprintendenza ai BB. CC. AA., da poco conclusi grazie al generoso finanziamento del mecenate Reinhold Würth, la predisposizione di un articolato sistema di ponteggi ha reso accessibile sia l’intradosso che l’estradosso del sistema di copertura e ciò ha rappresentato un’eccezionale occasione per indagare i materiali e le tecniche costruttive delle antiche strutture lignee, documentando nel contempo lo stato di conservazione, gli interventi e le modificazioni avvenuti nel tempo. Lo studio descrive ed analizza i caratteri, le forme, i sistemi costruttivi delle carpenterie lignee di fattura araba dalla “macchina scenica” delle muqarnas del soffitto e delle altre strutture lignee ad esso connesse. Vengono documentate le tecniche di realizzazione delle membrature portanti e degli elementi di finitura, dei sistemi di connessione originari e delle strutture postume. Vengono inoltre analizzate le forme di degrado e di dissesto che hanno interessato le parti in legno, nonché gli interventi che nel tempo sono stati posti in opera per limitare i rischi correlati a danni da deformazione o da infiltrazione sia del soffitto che della stessa struttura di sostegno; dai consolidamenti ottocenteschi ai restauri appena conclusi che, oltre ad aver messo in sicurezza il monumento, hanno contribuito a riscoprirne la splendida fattura costruttiva, insieme alla più conosciuta ricchezza decorativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.