Nel redigere la Prefazione al VSES (2014), fornendo le linee-guida dell’impostazione dell’opera a completamento e integrazione del suo VES (1986), Alberto Vàrvaro affermava: “Gli aggiornamenti sono ridotti all’essenziale, la completezza è rimasta un miraggio” (XV). Nonostante questa giustificazione preventiva, che si potrebbe riproporre a esergo di qualunque opera pretenda il marchio dell’esaustività, le oltre 4000 voci delle 600 famiglie lessicali studiate nel VSES ci consegnano uno straordinario modello di trattazione della storia delle parole, grazie alla fusione della prospettiva filologica con quella storico-linguistica che si staglia sullo sfondo di una speciale attenzione alla dimensione geolinguistica. Un’opera così complessa, con una gestazione a tappe, e comunque protrattasi per un quarantennio, apre diversi orizzonti di lettura e di approfondimento fungendo spesso da stimolo, ora per aggiungere, all’interno delle famiglie lessicali ivi trattate, nuove forme e nuove accezioni nel frattempo documentate dalla lessicografia post-piccittiana e dalla letteratura plurilingue degli ultimi due secoli, ora per tentare di rintracciare l’etimo di altre parole che, pur essendo voci specificamente siciliane e meridionali senza corrispondenti formali e semantici nell’italiano, non hanno, per qualche ragione, trovato spazio nell’opera di Alberto Vàrvaro. Nel procedere con i lavori di raccolta e di analisi dei dati dell’Atlante Linguistico della Sicilia (ALS) , molte forme lessicali connesse al mondo dell’alimentazione , ad esempio, si inquadrano, per via di accezioni secondarie e traslati, all’interno di famiglie semantiche che risultano del tutto escluse o che sarebbero integrabili in eventuali Postille al VSES. Il progetto geolinguistico ALS, con il suo ricco corpus di materiali orali, si presta, dunque, a fornire ulteriori possibili ampliamenti al già prezioso lavoro del compianto Alberto Vàrvaro. Porteremo, in questo contributo, alcuni esempi di voci completamente escluse per via di una scelta d’orientamento iniziale, di altre incluse ma integrabili e di altre ancora non incluse per un fatto di economia di scelta ma organiche al progetto del VSES. In ultimo, a partire da un sintagma riferito ad un frutto, ficu canniata, porremo l’attenzione su un’interessante coppia sinonimica, forse leggibile come appartenente ad un’unica famiglia semantica pur provenendo da basi etimologiche diverse.

Castiglione M.C., Sottile R (2018). Postille al VSES, tra integrazioni e approfondimenti. In S. Retali-Medori (a cura di), Actes du colloque de lexicographie dialectale et étymologique en l'honneur de Francesco Domenico Falcucci (pp. 505-524). Alessandria : Edizioni dell'Orso.

Postille al VSES, tra integrazioni e approfondimenti

Castiglione M. C.;Sottile R
2018-01-01

Abstract

Nel redigere la Prefazione al VSES (2014), fornendo le linee-guida dell’impostazione dell’opera a completamento e integrazione del suo VES (1986), Alberto Vàrvaro affermava: “Gli aggiornamenti sono ridotti all’essenziale, la completezza è rimasta un miraggio” (XV). Nonostante questa giustificazione preventiva, che si potrebbe riproporre a esergo di qualunque opera pretenda il marchio dell’esaustività, le oltre 4000 voci delle 600 famiglie lessicali studiate nel VSES ci consegnano uno straordinario modello di trattazione della storia delle parole, grazie alla fusione della prospettiva filologica con quella storico-linguistica che si staglia sullo sfondo di una speciale attenzione alla dimensione geolinguistica. Un’opera così complessa, con una gestazione a tappe, e comunque protrattasi per un quarantennio, apre diversi orizzonti di lettura e di approfondimento fungendo spesso da stimolo, ora per aggiungere, all’interno delle famiglie lessicali ivi trattate, nuove forme e nuove accezioni nel frattempo documentate dalla lessicografia post-piccittiana e dalla letteratura plurilingue degli ultimi due secoli, ora per tentare di rintracciare l’etimo di altre parole che, pur essendo voci specificamente siciliane e meridionali senza corrispondenti formali e semantici nell’italiano, non hanno, per qualche ragione, trovato spazio nell’opera di Alberto Vàrvaro. Nel procedere con i lavori di raccolta e di analisi dei dati dell’Atlante Linguistico della Sicilia (ALS) , molte forme lessicali connesse al mondo dell’alimentazione , ad esempio, si inquadrano, per via di accezioni secondarie e traslati, all’interno di famiglie semantiche che risultano del tutto escluse o che sarebbero integrabili in eventuali Postille al VSES. Il progetto geolinguistico ALS, con il suo ricco corpus di materiali orali, si presta, dunque, a fornire ulteriori possibili ampliamenti al già prezioso lavoro del compianto Alberto Vàrvaro. Porteremo, in questo contributo, alcuni esempi di voci completamente escluse per via di una scelta d’orientamento iniziale, di altre incluse ma integrabili e di altre ancora non incluse per un fatto di economia di scelta ma organiche al progetto del VSES. In ultimo, a partire da un sintagma riferito ad un frutto, ficu canniata, porremo l’attenzione su un’interessante coppia sinonimica, forse leggibile come appartenente ad un’unica famiglia semantica pur provenendo da basi etimologiche diverse.
2018
Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana
Castiglione M.C., Sottile R (2018). Postille al VSES, tra integrazioni e approfondimenti. In S. Retali-Medori (a cura di), Actes du colloque de lexicographie dialectale et étymologique en l'honneur de Francesco Domenico Falcucci (pp. 505-524). Alessandria : Edizioni dell'Orso.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
CASTIGLIONE_SOTTILE_Postille_VSES.pdf

Solo gestori archvio

Descrizione: articolo principale
Dimensione 553.22 kB
Formato Adobe PDF
553.22 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/350473
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact