Le trasformazioni degli spazi urbani e periurbani negli ultimi decenni hanno visto il progressivo disgregarsi delle relazioni tra le comunità locali e i luoghi di vita, questo ha portato a situazioni di degrado difficilmente controllabili che richiedono soluzioni responsabili e sostenibili. In tal ottica è necessario costruire strategie attendibili che determinino nuove relazioni attraverso le quali le comunità, i luoghi identitari dell’insediamento e le stesse trasformazioni e/o diversità possano generare tensioni progettuali mirate alla qualificazione degli spazi. La Convenzione Europea del Paesaggio (Firenze, 2000) muove da tali indirizzi allo scopo di definire opzioni, politiche e strategie per la rigenerazione del paesaggio sulla base di una coscienza comune che vede la necessità di indirizzare i processi e le dinamiche di trasformazione del territorio anche in termini di tutela e valorizzazione delle identità locali. Già nel documento edito dalla Commissione UNESCO per la Cultura Our Creative Diversity del 1996, l’articolarsi delle riflessioni sui temi dell’identità culturale e dello sviluppo sostenibile, basato sulla consapevolezza delle comunità locali, porta in sede internazionale alla definizione di una rinnovata visione delle “diversità” come “sintomi di identità”. Si ravvisa l’evoluzione culturale e concettuale degli ultimi decenni in merito alle politiche ed alle strategie utili allo sviluppo sostenibile di città e territori e dunque si evince il salto europeo ed internazionale in termini di conoscenza, consapevolezza, volontà di consenso come importanti ed ineludibili fattori di indirizzo progettuale per “l’esistenza di un futuro governabile”. Alla luce di tali considerazione il contributo riporta parte degli studi effettuati nel territorio di Agrigento1, che costituisce un esempio alto di paesaggio urbano e periurbano storicamente connotato, che va salvaguardato e maggiormente valorizzato “in quanto espressione delle trasformazioni avvenute sul territorio ad opera delle collettività”. In tal ottica si definiscono “i nodi dell’identità” negli scenari complessi che caratterizzano il territorio di Agrigento ed in particolare della Valle dei Templi, individuando la necessità di una gestione responsabile del patrimonio culturale e paesaggistico.

Vitrano, R.M. (2009). DEFINIRE I NODI DELL'IDENTITA' PER LA RIGENERAZIONE DEL PAESAGGIO MEDITERRANEO:UN FUTURO GOVERNABILE PER AGRIGENTO E LA VALLE DEI TEMPLI. In V.Calvanese (a cura di), LIBRO DEGLI ATTI DEL CONVEGNO INTERNAZIONALE CITTAM."CULTURAL IDENTITY IN MEDITERRANEAN LANDSCAPE Resorces sustainable processes and strategies (pp. 128-134). Napoli : LUCIANO EDITORE.

DEFINIRE I NODI DELL'IDENTITA' PER LA RIGENERAZIONE DEL PAESAGGIO MEDITERRANEO:UN FUTURO GOVERNABILE PER AGRIGENTO E LA VALLE DEI TEMPLI

VITRANO, Rosa Maria
2009-01-01

Abstract

Le trasformazioni degli spazi urbani e periurbani negli ultimi decenni hanno visto il progressivo disgregarsi delle relazioni tra le comunità locali e i luoghi di vita, questo ha portato a situazioni di degrado difficilmente controllabili che richiedono soluzioni responsabili e sostenibili. In tal ottica è necessario costruire strategie attendibili che determinino nuove relazioni attraverso le quali le comunità, i luoghi identitari dell’insediamento e le stesse trasformazioni e/o diversità possano generare tensioni progettuali mirate alla qualificazione degli spazi. La Convenzione Europea del Paesaggio (Firenze, 2000) muove da tali indirizzi allo scopo di definire opzioni, politiche e strategie per la rigenerazione del paesaggio sulla base di una coscienza comune che vede la necessità di indirizzare i processi e le dinamiche di trasformazione del territorio anche in termini di tutela e valorizzazione delle identità locali. Già nel documento edito dalla Commissione UNESCO per la Cultura Our Creative Diversity del 1996, l’articolarsi delle riflessioni sui temi dell’identità culturale e dello sviluppo sostenibile, basato sulla consapevolezza delle comunità locali, porta in sede internazionale alla definizione di una rinnovata visione delle “diversità” come “sintomi di identità”. Si ravvisa l’evoluzione culturale e concettuale degli ultimi decenni in merito alle politiche ed alle strategie utili allo sviluppo sostenibile di città e territori e dunque si evince il salto europeo ed internazionale in termini di conoscenza, consapevolezza, volontà di consenso come importanti ed ineludibili fattori di indirizzo progettuale per “l’esistenza di un futuro governabile”. Alla luce di tali considerazione il contributo riporta parte degli studi effettuati nel territorio di Agrigento1, che costituisce un esempio alto di paesaggio urbano e periurbano storicamente connotato, che va salvaguardato e maggiormente valorizzato “in quanto espressione delle trasformazioni avvenute sul territorio ad opera delle collettività”. In tal ottica si definiscono “i nodi dell’identità” negli scenari complessi che caratterizzano il territorio di Agrigento ed in particolare della Valle dei Templi, individuando la necessità di una gestione responsabile del patrimonio culturale e paesaggistico.
2009
Settore ICAR/12 - Tecnologia Dell'Architettura
Vitrano, R.M. (2009). DEFINIRE I NODI DELL'IDENTITA' PER LA RIGENERAZIONE DEL PAESAGGIO MEDITERRANEO:UN FUTURO GOVERNABILE PER AGRIGENTO E LA VALLE DEI TEMPLI. In V.Calvanese (a cura di), LIBRO DEGLI ATTI DEL CONVEGNO INTERNAZIONALE CITTAM."CULTURAL IDENTITY IN MEDITERRANEAN LANDSCAPE Resorces sustainable processes and strategies (pp. 128-134). Napoli : LUCIANO EDITORE.
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