La mitologia della città di Parigi ritorna nelle due tarde opere cailloisiane tradotte in questo volume, Petit guide du xve arrondissement à l’usage des fantomes (1977) e Apprentissage de Paris (1978), nella forma di una scrittura non più meramente saggistica ma romanzesca e/o autobiografica. Per Caillois la lenta scoperta della “Babilonia moderna” diventa dunque inseparabile dalla conoscenza di se stesso e dalla relativa narrazione, è un percorso che arricchisce una vita intera e che si dimostrerà una componente indispensabile della scrittura autobiografica. L’architettura destinata ad accogliere i fantasmi che Caillois osserva nelle sue passeggiate parigine è dunque espressione del "fantastico architettonico", una nuova declinazione del fantastico già indagato dall'autore nella letteratura e nell'arte, nel mondo animale e minerale. In Storia di una metamorfosi racconta l'esperienza di attore protagonista nel film Petit guide du xve arrondissement à l’usage des fantomes, tratto dal suo saggio e girato da Pierre Desfons. Soltanto dopo aver girato le scene e dopo avere visto il film interamente realizzato, Caillois si rende conto infatti che anche la sua scrittura era non soltanto una narrazione fantastica ma anche profondamente autobiografica. Le conclusioni delle due opere qui tradotte si saldano allora perfettamente.
COGLITORE R (2018). Apprendistato parigino. In C. Augias (a cura di), Racconti parigini (pp. 241-256). Einaudi.
Apprendistato parigino
COGLITORE R
2018-01-01
Abstract
La mitologia della città di Parigi ritorna nelle due tarde opere cailloisiane tradotte in questo volume, Petit guide du xve arrondissement à l’usage des fantomes (1977) e Apprentissage de Paris (1978), nella forma di una scrittura non più meramente saggistica ma romanzesca e/o autobiografica. Per Caillois la lenta scoperta della “Babilonia moderna” diventa dunque inseparabile dalla conoscenza di se stesso e dalla relativa narrazione, è un percorso che arricchisce una vita intera e che si dimostrerà una componente indispensabile della scrittura autobiografica. L’architettura destinata ad accogliere i fantasmi che Caillois osserva nelle sue passeggiate parigine è dunque espressione del "fantastico architettonico", una nuova declinazione del fantastico già indagato dall'autore nella letteratura e nell'arte, nel mondo animale e minerale. In Storia di una metamorfosi racconta l'esperienza di attore protagonista nel film Petit guide du xve arrondissement à l’usage des fantomes, tratto dal suo saggio e girato da Pierre Desfons. Soltanto dopo aver girato le scene e dopo avere visto il film interamente realizzato, Caillois si rende conto infatti che anche la sua scrittura era non soltanto una narrazione fantastica ma anche profondamente autobiografica. Le conclusioni delle due opere qui tradotte si saldano allora perfettamente.File | Dimensione | Formato | |
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