Come ha affermato Margetts, “fin quasi dall’alba della civiltà l’uomo ha avuto il sospetto di comprendere che esiste un’attività mentale al di fuori della nostra coscienza di veglia” (Margetts, 1953, p.1). Tale affermazione sembra testimoniare un interesse, da sempre esistito, verso quelle componenti “inconsce” che risiedono da qualche parte in ogni individuo e sui cui, ancora oggi, ci si continua ad interrogare nel tentativo di riuscire a fare un po’ più di luce sulle tante ombre che ombreggiano, e seguiteranno a farlo, la nostra esistenza.
DI MARIA F, FORMICA I (2006). L'inconscio cambia sede?. RIVISTA DI PSICOLOGIA CLINICA, 2006, 157-165.
L'inconscio cambia sede?
DI MARIA, Francesco;FORMICA, Ivan
2006-01-01
Abstract
Come ha affermato Margetts, “fin quasi dall’alba della civiltà l’uomo ha avuto il sospetto di comprendere che esiste un’attività mentale al di fuori della nostra coscienza di veglia” (Margetts, 1953, p.1). Tale affermazione sembra testimoniare un interesse, da sempre esistito, verso quelle componenti “inconsce” che risiedono da qualche parte in ogni individuo e sui cui, ancora oggi, ci si continua ad interrogare nel tentativo di riuscire a fare un po’ più di luce sulle tante ombre che ombreggiano, e seguiteranno a farlo, la nostra esistenza.File | Dimensione | Formato | |
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