La Sicilia costituisce per Carlo V la principale fortezza per ostacolare l'avanzata dei Turchi sulla frontiera liquida del Mediterraneo. Ma è una fortezza indifesa con fortezze cadenti, con pochi soldati e strutture di difesa obsolete. Carlo V affida ai suoi vicerè, e in particolare al Vega, la militarizzazione della Sicilia. Un progetto che richiede consistenti finanziamenti, ma che, contestualmente, attiva profondi processi di trasformazione sociale, economica e anche del paesaggio. Torri di avvistamento, bastioni e una nuova città mutano profondamente il profilo delle coste, ma anche la nuova milizia favorisce l'ascesa sociale di una nuova società che ha consolidato le proprie fortune con la gestione dei feudi e delle gabelle delle proprie città.
GIUFFRIDA, A. (2007). La fortezza indifesa e il progetto del Vega per una ristrutturazione del sistema difensivo siciliano. In R. CANCILIA (a cura di), Mediterraneo in armi (secc. XV-XVIII) (pp. 227-288). PALERMO : Associazione Mediterranea.
La fortezza indifesa e il progetto del Vega per una ristrutturazione del sistema difensivo siciliano
GIUFFRIDA, Antonino
2007-01-01
Abstract
La Sicilia costituisce per Carlo V la principale fortezza per ostacolare l'avanzata dei Turchi sulla frontiera liquida del Mediterraneo. Ma è una fortezza indifesa con fortezze cadenti, con pochi soldati e strutture di difesa obsolete. Carlo V affida ai suoi vicerè, e in particolare al Vega, la militarizzazione della Sicilia. Un progetto che richiede consistenti finanziamenti, ma che, contestualmente, attiva profondi processi di trasformazione sociale, economica e anche del paesaggio. Torri di avvistamento, bastioni e una nuova città mutano profondamente il profilo delle coste, ma anche la nuova milizia favorisce l'ascesa sociale di una nuova società che ha consolidato le proprie fortune con la gestione dei feudi e delle gabelle delle proprie città.File | Dimensione | Formato | |
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