Si può considerare l’esistenza un campo antropologico a tutti gli effetti? È fuor di luogo parlare di campo – esotizzante o meno che sia – a proposito di esistenza? Quali strumenti teorici utilizzare al fine di cogliere il senso dell’esistenza? In questo saggio, si focalizza l’attenzione sulla nozione di esistenza e sulle componenti che la caratterizzano in relazione ad altre nozioni ugualmente importanti in antropologia quali cultura, esperienza, potere, sapere, etc. Il tentativo è di trovare risposte mettendo a fronte questioni centrali in antropologia in modo non oppositivo bensì per tratti continui e/o discontinui: ‘religione come senso quieto del vivere’ e ‘ribellione ai codici dominanti’, ‘morte come forma di scansione temporale che conferisce senso per discontinuità’ e ‘vivere come forma di divenire d’ordine continuo’, ‘esistenza come ciclo indisciplinato’ e ‘esistenza come fase ritualizzata di passaggi per discontinuità’, ‘esistenza vulnerabile’ e ‘esistenza d’impegno’, ‘esistenza vissuta per rapporti di causa/effetto’ e ‘vita come erogazione d’imprevisto’, etc.
Montes Stefano (2017). Il senso del vivere, ovvero la vita come oggetto di studio antropologico. DIALOGHI MEDITERRANEI, 27.
Il senso del vivere, ovvero la vita come oggetto di studio antropologico
Montes Stefano
2017-01-01
Abstract
Si può considerare l’esistenza un campo antropologico a tutti gli effetti? È fuor di luogo parlare di campo – esotizzante o meno che sia – a proposito di esistenza? Quali strumenti teorici utilizzare al fine di cogliere il senso dell’esistenza? In questo saggio, si focalizza l’attenzione sulla nozione di esistenza e sulle componenti che la caratterizzano in relazione ad altre nozioni ugualmente importanti in antropologia quali cultura, esperienza, potere, sapere, etc. Il tentativo è di trovare risposte mettendo a fronte questioni centrali in antropologia in modo non oppositivo bensì per tratti continui e/o discontinui: ‘religione come senso quieto del vivere’ e ‘ribellione ai codici dominanti’, ‘morte come forma di scansione temporale che conferisce senso per discontinuità’ e ‘vivere come forma di divenire d’ordine continuo’, ‘esistenza come ciclo indisciplinato’ e ‘esistenza come fase ritualizzata di passaggi per discontinuità’, ‘esistenza vulnerabile’ e ‘esistenza d’impegno’, ‘esistenza vissuta per rapporti di causa/effetto’ e ‘vita come erogazione d’imprevisto’, etc.File | Dimensione | Formato | |
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