Il presente lavoro tratta la speciale questione inerente la successione nei titoli nobiliari degli adottivi, della quale si sono occupate alcune recenti decisioni giurisprudenziali con conseguenze alquanto singolari che hanno suscitato in dottrina obiezioni fondate. Al riguardo risulta preliminare risolvere il dubbio se nel diritto canonico vigente l'adozione "ad norma iuris civili orta" abbia un effetto pienamente "legittimante" o se, un maggiore approfondimento del tema, non spinga a parlare invece, di una legittimità per così dire attenuata, ovvero "minus pleno iure". Posizione quest'ultima che è parsa a noi teoricamente sostenibile, specie considerando il regime della "inabilitas" dell'adottivo a succedere in talune prerogative che vengono riconosciute unicamente alla figliolanza di sangue.
INGOGLIA A (2007). SUI TITOLI NOBILIARI E SUL DIRITTO DEI FIGLI "ADOTTIVI" A SUCCEDERVI NELL'ORDINAMENTO DELLA CHIESA. IUS ECCLESIAE, XIX, 431-444.
SUI TITOLI NOBILIARI E SUL DIRITTO DEI FIGLI "ADOTTIVI" A SUCCEDERVI NELL'ORDINAMENTO DELLA CHIESA
INGOGLIA, Antonio
2007-01-01
Abstract
Il presente lavoro tratta la speciale questione inerente la successione nei titoli nobiliari degli adottivi, della quale si sono occupate alcune recenti decisioni giurisprudenziali con conseguenze alquanto singolari che hanno suscitato in dottrina obiezioni fondate. Al riguardo risulta preliminare risolvere il dubbio se nel diritto canonico vigente l'adozione "ad norma iuris civili orta" abbia un effetto pienamente "legittimante" o se, un maggiore approfondimento del tema, non spinga a parlare invece, di una legittimità per così dire attenuata, ovvero "minus pleno iure". Posizione quest'ultima che è parsa a noi teoricamente sostenibile, specie considerando il regime della "inabilitas" dell'adottivo a succedere in talune prerogative che vengono riconosciute unicamente alla figliolanza di sangue.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.