Il saggio affronta il controverso problema di un mondo in cui è sempre più difficile trovare spazi di espressione della propria soggettività preservando capacità e possibilità di scelta, all’interno di un reticolo stringente di relazioni, di uno scenario che appare sempre più interconnesso e globalizzato e in cui la definizione di “devianza” è sempre più spesso frutto di una scelta strategica per operare forme di esclusione e di controllo sociale. Lungo il confine labile che separa “normalità” e “devianza”,si esplorano zone ambigue e sfuggenti della marginalità sociale, luoghi dove la violenza è esibita e tollerata, nel tentativo di individuare nuove forme e nuovi strumenti di interpretazione della realtà.
DINO A (2006). Confini e dimensioni del crimine mafioso: alcuni problemi metodologici.. In A CURA DI ALESSANDRA DINO (a cura di), La violenza tollerata. Mafia, poteri, disobbedienza (pp. 141-172). MILANO : Mimesis.
Confini e dimensioni del crimine mafioso: alcuni problemi metodologici.
DINO, Alessandra
2006-01-01
Abstract
Il saggio affronta il controverso problema di un mondo in cui è sempre più difficile trovare spazi di espressione della propria soggettività preservando capacità e possibilità di scelta, all’interno di un reticolo stringente di relazioni, di uno scenario che appare sempre più interconnesso e globalizzato e in cui la definizione di “devianza” è sempre più spesso frutto di una scelta strategica per operare forme di esclusione e di controllo sociale. Lungo il confine labile che separa “normalità” e “devianza”,si esplorano zone ambigue e sfuggenti della marginalità sociale, luoghi dove la violenza è esibita e tollerata, nel tentativo di individuare nuove forme e nuovi strumenti di interpretazione della realtà.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.