Il decreto legislativo 29 dicembre 2017, n. 216 in attuazione della delega di cui all’articolo 1, commi 82, 83 e 84, lettere a), b), c), d) ed e), della legge 23 giugno 2017, n. 103, ha modificato la disciplina codicistica delle intercettazioni, ispirandosi all’obiettivo ambizioso di contemperare i valori costituzionali della libertà e della segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione, ex art. 15 Cost., con il diritto all’informazione, ex art. 21 Cost . Il saggio analizza la manovra correttiva da un'angolazione attenta a porre in evidenza i rapporti tra legalità probatoria e sanzioni penali. In questo contesto molti coni d'ombra si prifilano relativamente alla tutela della segretezza delle conversazioni con il difensore. Altro aspetto problematico rigurda i nuovi presupposti per l’utilizzo dei captatori informatici che rischiano di legittimare un ricorso al trojan indiscriminato e generico. Analoghi difetti sembra presentare la disciplina di selezione e deposito delle conversazioni rilevanti. Il poco confortante quadro d'insieme induce ad avanzare più di una riserva critica sulla coerenza e sulla tenuta complessiva del disegno riformatore.

Maggio, P. (2018). I presupposti applicativi. In T. Bene (a cura di), L'intercettazione di conversazioni (pp. 37-67). Bari : Cacucci.

I presupposti applicativi

Maggio, P
2018-01-01

Abstract

Il decreto legislativo 29 dicembre 2017, n. 216 in attuazione della delega di cui all’articolo 1, commi 82, 83 e 84, lettere a), b), c), d) ed e), della legge 23 giugno 2017, n. 103, ha modificato la disciplina codicistica delle intercettazioni, ispirandosi all’obiettivo ambizioso di contemperare i valori costituzionali della libertà e della segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione, ex art. 15 Cost., con il diritto all’informazione, ex art. 21 Cost . Il saggio analizza la manovra correttiva da un'angolazione attenta a porre in evidenza i rapporti tra legalità probatoria e sanzioni penali. In questo contesto molti coni d'ombra si prifilano relativamente alla tutela della segretezza delle conversazioni con il difensore. Altro aspetto problematico rigurda i nuovi presupposti per l’utilizzo dei captatori informatici che rischiano di legittimare un ricorso al trojan indiscriminato e generico. Analoghi difetti sembra presentare la disciplina di selezione e deposito delle conversazioni rilevanti. Il poco confortante quadro d'insieme induce ad avanzare più di una riserva critica sulla coerenza e sulla tenuta complessiva del disegno riformatore.
2018
Settore IUS/16 - Diritto Processuale Penale
Maggio, P. (2018). I presupposti applicativi. In T. Bene (a cura di), L'intercettazione di conversazioni (pp. 37-67). Bari : Cacucci.
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