Il simposio di Messina è il primo tentativo di applicare la strategia di politica urbana sperimentata a Cefalù ad una scala urbana più grande. Il terzo punto individuato come centrale nella strategia di politica urbana: la partecipazione dei cittadini al processo decisionale, è sviluppato attraverso l’associazione culturale Officina 1892, di cui fanno parte alcuni politici legati al Partito socialista, intellettuali e professionisti locali. L’occasione era di avviare una discussione sul nuovo PRG e sulla proposta del Governo nazionale di costruire il Ponte sullo stretto di Messina. Il PRG era stato affidato dall’Amministrazione a tre professionisti di rilievo nazionale nominati dai tre partiti maggiori, DC, PSI, PCI. Come a Cefalù, Culotta tenta di spostare la questione urbanistica sui reali bisogni dei cittadini, sul valore educativo dell’opera pubblica e sul ruolo etico dell’architetto che deve essere il protagonista dell’iniziativa. Culotta individua una strategia partecipativa sia della città che di esponenti nazionali ed internazionali della cultura architettonica del progetto, con inviti mirati ad architetti per elaborare progetti su precise tematiche urbane.
Guerrera, G. (2018). Una questione aperta. In G. Guerrera (a cura di), Pasquale Culotta. L'arte di costruire la città (pp. 57-59). Palermo : Dipartimento di Architettura - Università di Palermo.
Una questione aperta
Guerrera, Giuseppe
2018-01-01
Abstract
Il simposio di Messina è il primo tentativo di applicare la strategia di politica urbana sperimentata a Cefalù ad una scala urbana più grande. Il terzo punto individuato come centrale nella strategia di politica urbana: la partecipazione dei cittadini al processo decisionale, è sviluppato attraverso l’associazione culturale Officina 1892, di cui fanno parte alcuni politici legati al Partito socialista, intellettuali e professionisti locali. L’occasione era di avviare una discussione sul nuovo PRG e sulla proposta del Governo nazionale di costruire il Ponte sullo stretto di Messina. Il PRG era stato affidato dall’Amministrazione a tre professionisti di rilievo nazionale nominati dai tre partiti maggiori, DC, PSI, PCI. Come a Cefalù, Culotta tenta di spostare la questione urbanistica sui reali bisogni dei cittadini, sul valore educativo dell’opera pubblica e sul ruolo etico dell’architetto che deve essere il protagonista dell’iniziativa. Culotta individua una strategia partecipativa sia della città che di esponenti nazionali ed internazionali della cultura architettonica del progetto, con inviti mirati ad architetti per elaborare progetti su precise tematiche urbane.File | Dimensione | Formato | |
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