The European Court of Human Rights played a prominent role in the way of defining the guarantee aim of the ne bis in idem principle. However, the Great Chamber seems to recently reduce the field of application of this principle, considering it not applicabile within the <> criterion. A criterion that the ECHR had already applied in the past, but that nowadays has been better structured in a test, with specific material factors. This recent development has been considered a way to reduce the guaranteeing approach that the ECHR held in the past. However is possible a different interpretation of this development, considering the evaluation of <> criterion, not the way to reduce the field of application of the ne bis in idem principle, but the way to balance this principle, and the related individual rights of guarantee, with other individual rights related to correct taxes assessment and collection.
Nel definire la portata garantista del principio del ne bis in idem sanzionatorio la Corte EDU ha certamente giocato un ruolo di primaria importanza. Sembra, tuttavia, che la Grande Camera abbia recentemente inteso circoscriverne l’ambito di operativita`, ritenendolo non applicabile nei casi in cui sia ravvisabile il criterio della “sufficiently close connection in substance and time”. Un criterio che era gia` presente nella giurisprudenza della Corte di Strasburgo ma che adesso la Grande Camera ha strutturato nella forma piu`definita di un test, identificando i c.d. material factors che ne individuano la sussistenza. In cio` si e` visto un possibile ridimensionamento del campo di applicazione della garanzia convenzionale ed un abbandono di quegli orientamenti fortemente garantistici che avevano invece contrassegnato l’evoluzione della giurisprudenza della Corte. E ` possibile, tuttavia, una lettura alternativa di questi sviluppi piu` recenti e, segnatamente, una lettura che vede nel criterio della “sufficiently close connection”, non la volonta` di ridimensionamento della portata della garanzia convenzionale, quanto piuttosto il tentativo di bilanciare il diritto al ne bis in idem con una serie di diritti degli individui (e non solo interessi degli Stati) che trovano piena tutela nell’efficacia della risposta sanzionatoria alle condotte di evasione fiscale.
Perrone, A. (2018). IL CRITERIO DELLA “SUFFICIENTLY CLOSE CONNECTION” ED IL SUO RAPPORTO CON IL PRINCIPIO DEL NE BIS IN IDEM SANZIONATORIO NELLA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE EDU. DIRITTO E PRATICA TRIBUTARIA, 89(3), 1128-1158.
IL CRITERIO DELLA “SUFFICIENTLY CLOSE CONNECTION” ED IL SUO RAPPORTO CON IL PRINCIPIO DEL NE BIS IN IDEM SANZIONATORIO NELLA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE EDU.
Perrone, A
2018-01-01
Abstract
The European Court of Human Rights played a prominent role in the way of defining the guarantee aim of the ne bis in idem principle. However, the Great Chamber seems to recently reduce the field of application of this principle, considering it not applicabile within the <> criterion. A criterion that the ECHR had already applied in the past, but that nowadays has been better structured in a test, with specific material factors. This recent development has been considered a way to reduce the guaranteeing approach that the ECHR held in the past. However is possible a different interpretation of this development, considering the evaluation of <> criterion, not the way to reduce the field of application of the ne bis in idem principle, but the way to balance this principle, and the related individual rights of guarantee, with other individual rights related to correct taxes assessment and collection.File | Dimensione | Formato | |
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