Form follows function. Bob Noorda e il sistema di identità visiva per il Touring Club Italiano

What we wish to do in these pages is to tell a micro-story of graphic design in Italy as it was written by a Dutchman who retained a lot of his country of origin –educational background in primis, design culture, tone and style– and absorbed as much from our country. This cross-fertilisation turned Bob Noorda into a high-profile designer whose long, remarkable professional career has written part of the history of design. It’s a micro-story that links the Touring Club of Italy (TCI) to the graphic designer who re-designed its brand (where the word ‘re-design’ is by no means a way to lessen the value of his work) as well as the corporate image application manual through whose rules the brand, colour and typographic codes as well as pictograms become actual applicative artefacts, and more, the editorial graphics of the many different publications he worked on.

Quella che vogliamo raccontare in queste pagine è una microstoria del graphic design in Italia, scritta da un olandese che del suo paese d’origine ha mantenuto molto, in primis la formazione, la cultura del progetto, l’accento e lo stile, e del nostro ha assimilato altrettanto, tutti aspetti che hanno contribuito a fare di lui, Bob Noorda, un progettista ad altissimo livello che ha scritto con la sua lunga e importante carriera professionale, parte della storia della disciplina progettuale. Una microstoria che lega il Touring Club Italiano (TCI) al graphic designer che ne ha ridisegnato il marchio, senza che il parlare di ridisegno possa assumere in alcun modo un’accezione riduttiva per il suo lavoro, ma anche il manuale d’immagine coordinata attraverso le cui regole, il marchio, i codici cromatici e tipografici, insieme ai pittogrammi, divengono sui vari artefatti applicativi, e ancora i progetti di grafica editoriale delle tante e differenziate pubblicazioni.