Le anfore di produzione fenicio-punica oggetto di questo studio sono state tutte rinvenute nelle necropoli occidentale e orientale di Himera nel corso delle indagini archeologiche, condotte dalla Soprintendenza di Palermo tra il 1990 e il 2011, in una serie di intense e sistematiche campagne di scavo che hanno consentito di esplorare complessivamente oltre 13.000 tombe, un numero straordinario di sepolture, databili tra età arcaica e classica, che costituisce uno dei complessi legati allo studio della sfera funeraria greca più rilevante di tutto il mondo coloniale greco. Le indagini, soprattutto quelle realizzate nella necropoli occidentale tra il 2008 e il 2011, hanno costituito una straordinaria opportunità di ricerca e di studio; i cantieri di scavo erano, infatti, dotati di diversi laboratori tecnici, che hanno garantito ad archeologi, antropologi, restauratori e disegnatori la possibilità di avere un collegamento diretto tra lo scavo e i primi risultati scientifici delle indagini. Tale organizzazione ha, pertanto, consentito di disporre, in tempi relativamente brevi, di dati di scavo su cui condurre le prime valutazioni sulle tante e diverse tematiche connesse allo scavo nella necropoli. Oltre agli elementi più direttamente collegati alla sfera della morte - rituali, tipologie funerarie, paesaggio e organizzazione degli spazi cimiteriali - è emersa un’articolata documentazione inerente tanti altri campi di interesse: dagli aspetti sociali ed economici, a quelli della produzione artistica e artigianale della colonia di Himera, e ancora informazioni sulle tecniche architettoniche o sulla lavorazione dei prodotti agricoli. Utili indicazioni sono anche emerse per indagare i rapporti con gli indigeni che popolavano il vasto entroterra imerese di area sicana; infine, ricordiamo la documentazione archeologica su fatti storici di grande importanza per la storia della Sicilia, come furono le battaglie di Himera del 480 a. C. e del 409 a.C.4.Una chiara dimostrazione della varietà di spunti e di argomenti offerti dalle ricerche nelle necropoli imeresi sono proprio le anfore da trasporto, di cui si presentano in questo lavoro quelle di produzione punica. Lo straordinario numero di esemplari rinvenuti, provenienti da tutto il Mediterraneo, costituisce un grande patrimonio la cui conoscenza va ben oltre l’aspetto della morte e dei rituali connessi alla sepoltura. Si tratta, infatti, di vasi la cui produzione non era certo legata all’uso funerario, ma che ebbero come ultima funzione, nelle necropoli antiche, quella di contenere i resti dei bambini deceduti nei primi mesi di vita; quindi, il significato in relazione alla sfera della morte è del tutto secondario. Assume, invece, grande rilievo - attraverso la loro esatta classificazione, seriazione, datazione e indagine sui luoghi di provenienza - il contributo che esse possono offrire per la conoscenza degli scambi e delle relazioni commerciali di Himera, offrendo un apporto prezioso alla ricostruzione del quadro dei traffici commerciali nel Mediterraneo di età arcaica e classica. Lo studio di migliaia di tombe e dei reperti rinvenuti in queste esplorazioni avrà tempi lunghi e non è possibile pensare ad una pur auspicabile edizione completa degli scavi in tempi brevi; tuttavia, attraverso la pubblicazione già realizzata di diverse ricerche preliminari su problematiche specifiche, entro cui si inserisce anche questo catalogo completo delle anfore fenicio-puniche, si vuole offrire un primo contributo utile all’approfondimento e al confronto su temi di grande rilevanza negli studi sulla colonizzazione greca.

Montana, G., Randazzo, L. (2018). Analisi archeometriche su anfore fenicio-puniche dal sito di Himera.. In B. Bechtold, S. Vassallo (a cura di), LE ANFORE PUNICHE DALLE NECROPOLI DI HIMERA (SECONDA META DEL VII - FINE DEL V SEC. A.c.) (pp. 69-89). Leuven : G.J. van Wijngaarden.

Analisi archeometriche su anfore fenicio-puniche dal sito di Himera.

Montana, G;Randazzo, L
2018-01-01

Abstract

Le anfore di produzione fenicio-punica oggetto di questo studio sono state tutte rinvenute nelle necropoli occidentale e orientale di Himera nel corso delle indagini archeologiche, condotte dalla Soprintendenza di Palermo tra il 1990 e il 2011, in una serie di intense e sistematiche campagne di scavo che hanno consentito di esplorare complessivamente oltre 13.000 tombe, un numero straordinario di sepolture, databili tra età arcaica e classica, che costituisce uno dei complessi legati allo studio della sfera funeraria greca più rilevante di tutto il mondo coloniale greco. Le indagini, soprattutto quelle realizzate nella necropoli occidentale tra il 2008 e il 2011, hanno costituito una straordinaria opportunità di ricerca e di studio; i cantieri di scavo erano, infatti, dotati di diversi laboratori tecnici, che hanno garantito ad archeologi, antropologi, restauratori e disegnatori la possibilità di avere un collegamento diretto tra lo scavo e i primi risultati scientifici delle indagini. Tale organizzazione ha, pertanto, consentito di disporre, in tempi relativamente brevi, di dati di scavo su cui condurre le prime valutazioni sulle tante e diverse tematiche connesse allo scavo nella necropoli. Oltre agli elementi più direttamente collegati alla sfera della morte - rituali, tipologie funerarie, paesaggio e organizzazione degli spazi cimiteriali - è emersa un’articolata documentazione inerente tanti altri campi di interesse: dagli aspetti sociali ed economici, a quelli della produzione artistica e artigianale della colonia di Himera, e ancora informazioni sulle tecniche architettoniche o sulla lavorazione dei prodotti agricoli. Utili indicazioni sono anche emerse per indagare i rapporti con gli indigeni che popolavano il vasto entroterra imerese di area sicana; infine, ricordiamo la documentazione archeologica su fatti storici di grande importanza per la storia della Sicilia, come furono le battaglie di Himera del 480 a. C. e del 409 a.C.4.Una chiara dimostrazione della varietà di spunti e di argomenti offerti dalle ricerche nelle necropoli imeresi sono proprio le anfore da trasporto, di cui si presentano in questo lavoro quelle di produzione punica. Lo straordinario numero di esemplari rinvenuti, provenienti da tutto il Mediterraneo, costituisce un grande patrimonio la cui conoscenza va ben oltre l’aspetto della morte e dei rituali connessi alla sepoltura. Si tratta, infatti, di vasi la cui produzione non era certo legata all’uso funerario, ma che ebbero come ultima funzione, nelle necropoli antiche, quella di contenere i resti dei bambini deceduti nei primi mesi di vita; quindi, il significato in relazione alla sfera della morte è del tutto secondario. Assume, invece, grande rilievo - attraverso la loro esatta classificazione, seriazione, datazione e indagine sui luoghi di provenienza - il contributo che esse possono offrire per la conoscenza degli scambi e delle relazioni commerciali di Himera, offrendo un apporto prezioso alla ricostruzione del quadro dei traffici commerciali nel Mediterraneo di età arcaica e classica. Lo studio di migliaia di tombe e dei reperti rinvenuti in queste esplorazioni avrà tempi lunghi e non è possibile pensare ad una pur auspicabile edizione completa degli scavi in tempi brevi; tuttavia, attraverso la pubblicazione già realizzata di diverse ricerche preliminari su problematiche specifiche, entro cui si inserisce anche questo catalogo completo delle anfore fenicio-puniche, si vuole offrire un primo contributo utile all’approfondimento e al confronto su temi di grande rilevanza negli studi sulla colonizzazione greca.
2018
Settore GEO/09 -Georis. Miner.e Appl.Mineral.-Petrogr. per l'Ambi.ed i B.Cult.
Montana, G., Randazzo, L. (2018). Analisi archeometriche su anfore fenicio-puniche dal sito di Himera.. In B. Bechtold, S. Vassallo (a cura di), LE ANFORE PUNICHE DALLE NECROPOLI DI HIMERA (SECONDA META DEL VII - FINE DEL V SEC. A.c.) (pp. 69-89). Leuven : G.J. van Wijngaarden.
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