Nelle Lezioni di pedagogia fondamentale, curate dall'Autore, questo testo costituisce il capitolo iniziale della Quinta unità formativa, che porta il titolo L'avvenimento personale. Il senso della relazione educativa. Scrive l'Autore in avvio del capitolo: "Fedeli allo stile proprio del metodo fenomenologico, facciamo partire la nostra riflessione da quanto, nell’esperienza vissuta, ci s’impone con evidenza: dal dato, già emerso nella Lezione dedicata all’analisi dell’esistenza nella quotidianità, che abitiamo i mondi della nostra vita con altri esseri umani, che il nostro esserci è sempre un con-esserci. Lo abbiamo visto, ciascuno percepisce l’altro di fronte a sé con una speciale forma di apprensione che è analogicamente riconducibile a quella con la quale abbiamo conoscenza di noi stessi; io mi percepisco vivente, ho un «sentimento fondamentale» di me come corpo animato vivente sessuato e, in un’appercezione analoga, percepisco l’altro come corpo animato vivente sessuato. Ecco l’affermazione dalla quale fare ripartire l’analisi: la persona che io sono e, analogicamente, che è l’altro accanto a me, innanzitutto e con evidenza appare corpo; la persona, in breve, è il suo corpo e l’incontro che abbiamo chiamato più volte interpersonale, invero è originariamente incontro intercorporale".
Bellingreri Antonio (2017). L'esser persona della persona. In A. Bellingreri (a cura di), Lezioni di pedagogia fondamentale (pp. 373-393). Brescia : La Scuola.
L'esser persona della persona
Bellingreri Antonio
2017-01-01
Abstract
Nelle Lezioni di pedagogia fondamentale, curate dall'Autore, questo testo costituisce il capitolo iniziale della Quinta unità formativa, che porta il titolo L'avvenimento personale. Il senso della relazione educativa. Scrive l'Autore in avvio del capitolo: "Fedeli allo stile proprio del metodo fenomenologico, facciamo partire la nostra riflessione da quanto, nell’esperienza vissuta, ci s’impone con evidenza: dal dato, già emerso nella Lezione dedicata all’analisi dell’esistenza nella quotidianità, che abitiamo i mondi della nostra vita con altri esseri umani, che il nostro esserci è sempre un con-esserci. Lo abbiamo visto, ciascuno percepisce l’altro di fronte a sé con una speciale forma di apprensione che è analogicamente riconducibile a quella con la quale abbiamo conoscenza di noi stessi; io mi percepisco vivente, ho un «sentimento fondamentale» di me come corpo animato vivente sessuato e, in un’appercezione analoga, percepisco l’altro come corpo animato vivente sessuato. Ecco l’affermazione dalla quale fare ripartire l’analisi: la persona che io sono e, analogicamente, che è l’altro accanto a me, innanzitutto e con evidenza appare corpo; la persona, in breve, è il suo corpo e l’incontro che abbiamo chiamato più volte interpersonale, invero è originariamente incontro intercorporale".File | Dimensione | Formato | |
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