Infrastrutture e paesaggio nella "città in estensione"

The teaching and research experience presented in the essay starts from the activation of a graduation laboratory in Architectural Design directed by prof. Palazzotto and developed within the Architecture degree course of the homonymous Department at the University of Palermo. The workshop has seen the participation of 11 undergraduates, who edited their thesis in the years between 2013 and 2015. The graduation laboratory, taking up the idea of "city-countryside" advanced by Giuseppe Samonà in 1976 - which brings with it an explicit reference to specific formal and spatial identities intended to give the campaign ambit a truly active role - has tried to identify and solve (through the experience of the project) well-defined nodes and threshold areas, between urban and rural, between villages and the coast, in their position as unfinished places and waiting for identity and specific functions. The research, in order to pursue its initial objectives, has thus accepted to interpret some possibilities of the difficult relationship between open and cultivated space, between construction and agriculture, between inhabited spaces and landscape, highlighting how, also following the idea of "City in extension ", today's design challenge can find interesting convergences and solutions in placing as a priority the configuration of a limit, a boundary (always understood as a threshold-space, a place of relations) meaning, or its most appropriate meanings in comparison with the complex contextual conditions with which today any project activity is required to compare.

L’esperienza didattica e di ricerca presentata nel saggio prende le mosse dall’attivazione di un laboratorio di laurea magistrale in Progettazione Architettonica diretto dal prof. Palazzotto e sviluppato nell’ambito del corso di laurea in Architettura dell’omonimo Dipartimento presso l’Università degli Studi di Palermo. Il laboratorio ha visto la partecipazione complessiva di 11 laureandi, che hanno esitato le proprie tesi negli anni compresi tra il 2013 e il 2015. Il laboratorio di laurea, facendo propria l’idea di “città-campagna” avanzata da Giuseppe Samonà nel 1976 – che porta con sé un esplicito riferimento a identità formali e spaziali specifiche intese a conferire allʼambito della campagna un ruolo realmente attivo – ha provato, attraverso l’esperienza del progetto, a individuare e risolvere ben precisi nodi e ambiti di soglia, tra urbano e rurale, tra borghi e costa, nel loro porsi come luoghi incompiuti e in attesa d’identità e di funzioni specifiche. La ricerca, nell’intento di perseguire i suoi obiettivi iniziali, ha potuto così interpretare alcune possibili definizioni del difficile rapporto tra costruito e spazio aperto coltivato, tra edilizia e agricoltura, tra spazi abitati e paesaggio, evidenziando come, anche seguendo l’idea di “città in estensione”, la sfida progettuale odierna può trovare interessanti convergenze e soluzioni nel porre come azione prioritaria la configurazione di un limite, di un confine (sempre inteso come spazio-soglia, come luogo delle relazioni) e di quale possa essere il suo significato, o suoi significati più opportuni nel confronto con le complesse condizioni contestuali con cui oggi qualunque attività di progetto è tenuta a confrontarsi.