Il Global Navigation Satellite System (GNSS) e il telerilevamento sono stati utilizzati per determinare la relazione tra le deformazioni di una diga di terra e le variazioni di superficie e livello di invaso, durante il periodo di un anno. L’utilizzo di un ricevitore posto sul coronamento della diga e di una stazione permanente attivi durante l’arco della giornata ha permesso la determinazione della serie temporale degli spostamenti dell’opera nel periodo analizzato, riferiti ad un sistema di riferimento locale della diga. La componente ortogonale al coronamento è stata successivamente posta in relazione con le forze di natura idraulica che agiscono sull’opera. Per la determinazione dei livelli di invaso sono state impiegate due differenti metodologie nell’ambito del telerilevamento, sfruttando immagini satellitari (ottiche e radar) con differenti caratteristiche. Le metodologie utilizzate per l’identificazione dei livelli di invaso del bacino si basano: la prima su un processo di classificazione non controllata, al fine di utilizzare un processo quanto più possibile automatizzato, l’altra invece, sfrutta la sovrapposizione del bacino su isoipse esistenti per l’identificazione manuale dei limiti del bacino. I risultati ottenuti dalle due tecniche sono stati messi a confronto con misure in situ al fine di valutarne l’attendibilità, valutando inoltre la relazione con gli spostamenti ortogonali al coronamento, ottenuti durante il periodo di monitoraggio del bacino. Dal confronto è emerso che la relazione tra gli spostamenti e il livello di invaso è di tipo non lineare.

Pipitone, C. (2017). MONITORAGGIO DI OPERE STRATEGICHE MEDIANTE TECNICHE SATELLITARI: IL CASO STUDIO DELLA DIGA “CASTELLO SUL FIUME MAGAZZOLO”. BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI FOTOGRAMMETRIA E TOPOGRAFIA.

MONITORAGGIO DI OPERE STRATEGICHE MEDIANTE TECNICHE SATELLITARI: IL CASO STUDIO DELLA DIGA “CASTELLO SUL FIUME MAGAZZOLO”

PIPITONE CLAUDIA
2017-01-01

Abstract

Il Global Navigation Satellite System (GNSS) e il telerilevamento sono stati utilizzati per determinare la relazione tra le deformazioni di una diga di terra e le variazioni di superficie e livello di invaso, durante il periodo di un anno. L’utilizzo di un ricevitore posto sul coronamento della diga e di una stazione permanente attivi durante l’arco della giornata ha permesso la determinazione della serie temporale degli spostamenti dell’opera nel periodo analizzato, riferiti ad un sistema di riferimento locale della diga. La componente ortogonale al coronamento è stata successivamente posta in relazione con le forze di natura idraulica che agiscono sull’opera. Per la determinazione dei livelli di invaso sono state impiegate due differenti metodologie nell’ambito del telerilevamento, sfruttando immagini satellitari (ottiche e radar) con differenti caratteristiche. Le metodologie utilizzate per l’identificazione dei livelli di invaso del bacino si basano: la prima su un processo di classificazione non controllata, al fine di utilizzare un processo quanto più possibile automatizzato, l’altra invece, sfrutta la sovrapposizione del bacino su isoipse esistenti per l’identificazione manuale dei limiti del bacino. I risultati ottenuti dalle due tecniche sono stati messi a confronto con misure in situ al fine di valutarne l’attendibilità, valutando inoltre la relazione con gli spostamenti ortogonali al coronamento, ottenuti durante il periodo di monitoraggio del bacino. Dal confronto è emerso che la relazione tra gli spostamenti e il livello di invaso è di tipo non lineare.
2017
Pipitone, C. (2017). MONITORAGGIO DI OPERE STRATEGICHE MEDIANTE TECNICHE SATELLITARI: IL CASO STUDIO DELLA DIGA “CASTELLO SUL FIUME MAGAZZOLO”. BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI FOTOGRAMMETRIA E TOPOGRAFIA.
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