Archaeological Survey in Italy between Ancient Topography and Landscape Archaeology

The purpose of this work is to critically review the relationships between the Italian tradition of ancient topography studies and the landscape archaeology of Anglo-Saxon tradition, introduced in Italy in the seventies of the twentieth century. The methodological assumptions of the two disciplines are emphasized, not always coinciding, but sometimes convergent in the historical interpretation of the dynamics of the landscape in antiquity. The conclusion is that ancient topography and landscape archaeology have different methodological assumptions and approaches, but that a convergence of the two methodologies is possible and that it is necessary to proceed in this direction. Finally, we examine the methodological update in the field in recent decades, and their current critical issues, arguing that it is necessary today to be aware that the landscape is a complex object and must be studied from different points of view and with different methodologies as part of an "archaeology of complexity", as proposed by various scholars.

Si riesamina il dibattito, talvolta conflittuale, che negli ultimi decenni ha contrapposto i fautori dell’archeologia dei paesaggi di derivazione anglosassone dai sostenitori della tradizione italiana della topografia antica. Si rileva come alcuni dei presupposti metodologici della topografia antica non erano in contraddizione con le istanze portate avanti dagli archeologi del paesaggio, pur riconoscendosi che topografia antica e archeologia del paesaggio si basano su premesse e approcci differenti e che quest’ultima ha contribuito decisamente alla innovazione metodologica sul campo e al riconoscimento che il paesaggio attuale è il risultato della stratificazione delle attività umane nel corso del tempo. Si conclude con una disamina delle innovazioni metodologiche e con la constatazione che essendo il paesaggio un oggetto complesso, è necessario un approccio totale, che si potrebbe definire “archeologia della complessità”.