Per una volta, bisognava ribaltare il punto di osservazione. Entrare nel merito del progetto centrando l’oggetto assieme a tutte le sue implicazioni materiali, e presupporne delle relazioni con l’esterno non più in forza della continuità o biunivocità proprie di un corpo estroverso e introverso a un tempo (quale è quello dell'architettura per la città). Per una volta, l’entità fisica – e spirituale – il cui interno ed esterno dovevano costituire il centro del progetto, il fulcro stesso dell’architettura da allestire – trasformare, riusare, risignificare – poteva [doveva] essere “solo” il visitatore di Fiumara d’Arte [...].
Elmo, G. (2013). Architettura per interno solo. E.JOURNAL, 15, 67-70.
Architettura per interno solo
ELMO, Giovanna Rita
2013-01-01
Abstract
Per una volta, bisognava ribaltare il punto di osservazione. Entrare nel merito del progetto centrando l’oggetto assieme a tutte le sue implicazioni materiali, e presupporne delle relazioni con l’esterno non più in forza della continuità o biunivocità proprie di un corpo estroverso e introverso a un tempo (quale è quello dell'architettura per la città). Per una volta, l’entità fisica – e spirituale – il cui interno ed esterno dovevano costituire il centro del progetto, il fulcro stesso dell’architettura da allestire – trasformare, riusare, risignificare – poteva [doveva] essere “solo” il visitatore di Fiumara d’Arte [...].File | Dimensione | Formato | |
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