Incipit: Il tema della conservazione e valorizzazione dell’immenso patrimonio storico, artistico e ambientale siciliano costituisce il più importante ambito di riflessione per il progetto di architettura nell’Isola. Inevitabilmente, vi fanno da sfondo le questioni disciplinari e culturali che l’assunzione di un’interpretazione progettuale critica comporta, quale principale responsabile delle alterazioni e rige nerazioni dell’identità dei luoghi, siano essi di pregio ambientale, di valenza paesaggistica o d’inestimabile entità archeologica. Se nei primi due casi il progetto di architettura risulta oggi pressoché “interdetto”, in ragione dei vincoli normativi che restringono largamente o escludono del tutto il suo campo d’azione, riguardo ai siti archeologici, qualunque sia la loro peculiare natura, accade che l’intervento di architettura sia chiamato a esprimersi piuttosto con urgenza ed estrema sensibilità, per permettere, da un lato, la comprensione e la fruizione del bene archeologico, dall’altro, il ripristino delle relazioni perdute o latenti intessute dallo stesso bene con il proprio contesto, entrambi certamente mutati nel tempo.
Elmo, G. (2016). Archeologia resiliente. Il progetto di architettura e la (ri)configurazione del paesaggio antico in Sicilia. PALEOKASTRO, 7, 53-63.
Archeologia resiliente. Il progetto di architettura e la (ri)configurazione del paesaggio antico in Sicilia
ELMO, Giovanna Rita
2016-01-01
Abstract
Incipit: Il tema della conservazione e valorizzazione dell’immenso patrimonio storico, artistico e ambientale siciliano costituisce il più importante ambito di riflessione per il progetto di architettura nell’Isola. Inevitabilmente, vi fanno da sfondo le questioni disciplinari e culturali che l’assunzione di un’interpretazione progettuale critica comporta, quale principale responsabile delle alterazioni e rige nerazioni dell’identità dei luoghi, siano essi di pregio ambientale, di valenza paesaggistica o d’inestimabile entità archeologica. Se nei primi due casi il progetto di architettura risulta oggi pressoché “interdetto”, in ragione dei vincoli normativi che restringono largamente o escludono del tutto il suo campo d’azione, riguardo ai siti archeologici, qualunque sia la loro peculiare natura, accade che l’intervento di architettura sia chiamato a esprimersi piuttosto con urgenza ed estrema sensibilità, per permettere, da un lato, la comprensione e la fruizione del bene archeologico, dall’altro, il ripristino delle relazioni perdute o latenti intessute dallo stesso bene con il proprio contesto, entrambi certamente mutati nel tempo.File | Dimensione | Formato | |
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