Iugalia vetustissima. Argenti, avori e smalti nel Tesoro della Chiesa Madre (XIV-XV secolo)

The contribution deepens the study of already known liturgical objects (two chalices by Sicilian Tuscan silversmiths and enamellers, late 14th-early 15th century the first, 1429 the second; a reliquary by Genoese silversmiths and Venetian craftsmen from the first half of the 15th century), while three other artifacts are brought to the attention of scholars in the field for the first time: a table cross, formerly a stauroteca, in silver, a Sicilian work of the mid-15th century, on which are grafted two full-round proto-Gothic statuettes of Dolenti in ivory or bone, possibly due to Iberian craftsmen of the late 13th-early 14th century, and a metal crucifix on a wooden cross of the 18th century; a pommetted astylar or table cross lacking a rod or base with a Gothic-dolorful Crucifix, by a Sicilian or Ligurian silversmith of the early 15th century; a rare purificatory chalice with its tin paten, probably by a Sicilian master craftsman of the early 15th century.

Nel contributo si approfondisce lo studio di oggetti liturgici già noti (due calici di argentieri e smaltisti siciliani toscaneggianti, di fine XIV-inizi XV secolo il primo, del 1429 il secondo; un reliquiario di argentiere genovese e maestranze veneziane della prima metà del XV secolo), mentre si portano per la prima volta all'attenzione degli studiosi del settore altri tre manufatti: una croce da tavolo, già stauroteca, in argento, opera siciliana della metà del XV secolo, su cui si innestano due statuette protogotiche a tutto tondo di Dolenti in avorio o osso, forse dovute a maestranza iberica di fine XIII-inizi XIV secolo, ed un Crocifisso metallico su croce lignea del XVIII secolo; una croce pomettata astile o da tavolo priva di asta o base con Crocifisso gotico-doloroso, di argentiere siciliano o ligure degli inizi del XV secolo; un raro calice purificatorio con relativa patena in stagno, verosimilmente di maestranza siciliana degli inizi del XV secolo.