Il presente contributo si propone di analizzare la presenza e l’uso del dialetto nel Linguistic Landscape (LL) di Palermo, con particolare riferimento al ricorso di tale codice sulle insegne delle attività commerciali della città. Si tratta di una tipologia “testuale” di certo tra le più rappresentative del LL, perché le insegne delle attività commerciali si “depositano” in modo più duraturo sull’incostante e mutevole “palinsesto” urbano (diversamente da quanto avviene, ad esempio, con i cartelloni pubblicitari). In particolare, l’analisi si concentrerà sui seguenti aspetti: a) il riferimento al mondo tradizionale in cui il dialetto assume una componente essenzialmente evocativa, più o meno mediata dal contenuto semantico; b) l’uso di fraseologie e termini che, seppur in forma cristallizzata, ripropongono pratiche linguistiche in uso nella quotidianità urbana in cui i cittadini/utenti possono facilmente riconoscersi e in cui il valore espressivo è veicolato da un'evidente (pluri)funzionalità pragmatica; c) la presenza di scelte grafiche che ampliano il valore connotativo-espressivo del codice, a scapito della sua funzione referenziale; d) il confronto/scontro con la lingua inglese in cui il dialetto assume generalmente una funzione “antiglobale”. In tal modo, sarà possibile comprendere in che modo e che tipo di dialetto caratterizzi l’in-land urbano cercando di cogliere ed evidenziare il cambiamento linguistico-ideologico che negli ultimi decenni ha in parte affrancato il dialetto dai valori negati del passato, trasformandolo in uno dei principali identity markers attraverso cui affermare il valore del “locale”.
Scaglione, F. (2017). Dialetto e Linguistic Landscape: il caso delle insegne delle attività commerciali a Palermo. In Marcato G. (a cura di), Dialetto. Uno nessuno centomila (pp. 185-196).
Dialetto e Linguistic Landscape: il caso delle insegne delle attività commerciali a Palermo
Scaglione, Francesco
2017-01-01
Abstract
Il presente contributo si propone di analizzare la presenza e l’uso del dialetto nel Linguistic Landscape (LL) di Palermo, con particolare riferimento al ricorso di tale codice sulle insegne delle attività commerciali della città. Si tratta di una tipologia “testuale” di certo tra le più rappresentative del LL, perché le insegne delle attività commerciali si “depositano” in modo più duraturo sull’incostante e mutevole “palinsesto” urbano (diversamente da quanto avviene, ad esempio, con i cartelloni pubblicitari). In particolare, l’analisi si concentrerà sui seguenti aspetti: a) il riferimento al mondo tradizionale in cui il dialetto assume una componente essenzialmente evocativa, più o meno mediata dal contenuto semantico; b) l’uso di fraseologie e termini che, seppur in forma cristallizzata, ripropongono pratiche linguistiche in uso nella quotidianità urbana in cui i cittadini/utenti possono facilmente riconoscersi e in cui il valore espressivo è veicolato da un'evidente (pluri)funzionalità pragmatica; c) la presenza di scelte grafiche che ampliano il valore connotativo-espressivo del codice, a scapito della sua funzione referenziale; d) il confronto/scontro con la lingua inglese in cui il dialetto assume generalmente una funzione “antiglobale”. In tal modo, sarà possibile comprendere in che modo e che tipo di dialetto caratterizzi l’in-land urbano cercando di cogliere ed evidenziare il cambiamento linguistico-ideologico che negli ultimi decenni ha in parte affrancato il dialetto dai valori negati del passato, trasformandolo in uno dei principali identity markers attraverso cui affermare il valore del “locale”.File | Dimensione | Formato | |
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