L’articolo individua la specificità africana, marocchina, di Tanger Med nelle misure compensatorie che questa infrastruttura « deve » al suo territorio. Esse, specificamente, consisterebbero nel ricorso al concorso di architettura da un lato, e dalla rete di azioni sociali sviluppate sull’intera regione dalla Fondation Tanger Med dall’altro. Il Mega Hub si troverebbe dunque amplificato dai suoi doppi: la costruzione per immagini del suo discorso architettonico e l’insieme delle attività a supporto di un retroterra che ha subito delle trasformazioni brutali. Partendo da questa ipotesi di Tanger Med come infrastruttura sdoppiata, l’articolo mira a decifrare il significato del riferimento all’architettura, attraverso la comparazione con gli schemi in genere ricorrenti negli altri megapoli portuari. Allo stesso tempo, si tratterà di esplorare il ruolo delle azioni della Fondazione nella realizzazione del porto. L’articolo mostrerà quindi a che punto questa infrastruttura materiale che è Tanger Med, e i suoi doppi immateriali – che sono la sua diffrazione nell’immaginario, come anche le reti di azioni sociali provenienti dalla Fondation – è rappresentativa di una nuova forma di infrastruttura, e sui discorsi che la sostanziano. Il saggio restituisce una parte della ricerca “Afriques”, elaborata dall’autrice nell’ambito delle sue ricerche presso il LIAT dell’ENSAParis Malaquais dal 2012 al 2014.

Tesoriere, Z. (2015). Infrastructure Réparatrice. Tanger Med et ses doubles à l’ère de la concurrence planétaire. In D. Rouillard (a cura di), Afriques. Architectures, infrastructures et territories en devenir (pp. 47-61). Parigi : Beaux-Arts de Paris éditions.

Infrastructure Réparatrice. Tanger Med et ses doubles à l’ère de la concurrence planétaire

TESORIERE, Zeila
2015-01-01

Abstract

L’articolo individua la specificità africana, marocchina, di Tanger Med nelle misure compensatorie che questa infrastruttura « deve » al suo territorio. Esse, specificamente, consisterebbero nel ricorso al concorso di architettura da un lato, e dalla rete di azioni sociali sviluppate sull’intera regione dalla Fondation Tanger Med dall’altro. Il Mega Hub si troverebbe dunque amplificato dai suoi doppi: la costruzione per immagini del suo discorso architettonico e l’insieme delle attività a supporto di un retroterra che ha subito delle trasformazioni brutali. Partendo da questa ipotesi di Tanger Med come infrastruttura sdoppiata, l’articolo mira a decifrare il significato del riferimento all’architettura, attraverso la comparazione con gli schemi in genere ricorrenti negli altri megapoli portuari. Allo stesso tempo, si tratterà di esplorare il ruolo delle azioni della Fondazione nella realizzazione del porto. L’articolo mostrerà quindi a che punto questa infrastruttura materiale che è Tanger Med, e i suoi doppi immateriali – che sono la sua diffrazione nell’immaginario, come anche le reti di azioni sociali provenienti dalla Fondation – è rappresentativa di una nuova forma di infrastruttura, e sui discorsi che la sostanziano. Il saggio restituisce una parte della ricerca “Afriques”, elaborata dall’autrice nell’ambito delle sue ricerche presso il LIAT dell’ENSAParis Malaquais dal 2012 al 2014.
2015
Settore ICAR/14 - Composizione Architettonica E Urbana
Tesoriere, Z. (2015). Infrastructure Réparatrice. Tanger Med et ses doubles à l’ère de la concurrence planétaire. In D. Rouillard (a cura di), Afriques. Architectures, infrastructures et territories en devenir (pp. 47-61). Parigi : Beaux-Arts de Paris éditions.
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