Il saggio esprime le riflessioni teoriche sull’abitare contemporaneo che hanno avviato il workshop progettuale definito dal tema ‘Disponibilità’ -coordinato da V.Trapani- e ne illustra gli esiti progettuali. La costruzione o l’organizzazione di un luogo da abitare implica sempre una riflessione sul futuro, ma ancora prima pone la necessità di rimettere a fuoco il proprio rapporto con il presente, che in realtà non è più un tempo ‘stabile’, ma sempre più esprime ed è definito dai mutamenti in atto. Le modificazioni sociali, in particolare della struttura familiare, hanno comportato un indebolimento del rapporto tra spazi e funzioni: inoltre le nuove tecnologie hanno anche dato luogo a nuove possibilità ed espressioni. L’ambiente domestico oltre che definito dallo spazio è quindi sempre più modificato dal tempo. L’alternarsi di tempi individuali e condivisi introduce una richiesta di spazi neutrali, caratterizzati dalle qualità sensoriali e anche la tecnologia si indirizza verso la miniaturizzazione, verso la sparizione, proponendo invece un aumento della performatività tecnica. Emerge uno scenario che porta verso la fluidità di uno spazio a bassa densità oggettuale e ad alta densità sensoriale e tecnologica. Si propone quindi un’accentuata e diffusa ‘disponibilità’ degli spazi e delle attrezzature della casa, intorno alla quale riconnettere l’uso di tecnologie e materiali di ultima generazione, nella costruzione di nuove attitudini cognitive e sensoriali e nuovi modelli abitativi. In questa direzione sono stati progettati oggetti o strutture con una valenza ‘ambientale’, che intercettando nuove richieste e possibilità tecniche creano nuove relazioni con l’ambiente circostante e che permettano di vivere la casa secondo personali sequenze spazio-temporali.
TRAPANI VIVIANA (2008). Disponibilità. In DOMENICO ARGENTO, MARIO GURRIERI, SIMONA PERROTTA A CURA DI (a cura di), Futura/Come abiteremo domani (pp. 55-61). VILLA S.GIOVANNI (RC) : Biblioteca del Cenide.
Disponibilità
TRAPANI, Vita Maria
2008-01-01
Abstract
Il saggio esprime le riflessioni teoriche sull’abitare contemporaneo che hanno avviato il workshop progettuale definito dal tema ‘Disponibilità’ -coordinato da V.Trapani- e ne illustra gli esiti progettuali. La costruzione o l’organizzazione di un luogo da abitare implica sempre una riflessione sul futuro, ma ancora prima pone la necessità di rimettere a fuoco il proprio rapporto con il presente, che in realtà non è più un tempo ‘stabile’, ma sempre più esprime ed è definito dai mutamenti in atto. Le modificazioni sociali, in particolare della struttura familiare, hanno comportato un indebolimento del rapporto tra spazi e funzioni: inoltre le nuove tecnologie hanno anche dato luogo a nuove possibilità ed espressioni. L’ambiente domestico oltre che definito dallo spazio è quindi sempre più modificato dal tempo. L’alternarsi di tempi individuali e condivisi introduce una richiesta di spazi neutrali, caratterizzati dalle qualità sensoriali e anche la tecnologia si indirizza verso la miniaturizzazione, verso la sparizione, proponendo invece un aumento della performatività tecnica. Emerge uno scenario che porta verso la fluidità di uno spazio a bassa densità oggettuale e ad alta densità sensoriale e tecnologica. Si propone quindi un’accentuata e diffusa ‘disponibilità’ degli spazi e delle attrezzature della casa, intorno alla quale riconnettere l’uso di tecnologie e materiali di ultima generazione, nella costruzione di nuove attitudini cognitive e sensoriali e nuovi modelli abitativi. In questa direzione sono stati progettati oggetti o strutture con una valenza ‘ambientale’, che intercettando nuove richieste e possibilità tecniche creano nuove relazioni con l’ambiente circostante e che permettano di vivere la casa secondo personali sequenze spazio-temporali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.