La storia della storia economica è stata finora largamente trascurata; al di là di alcune importanti monografie riguardanti specificamente la Gran Bretagna (Koot, 1987; Coleman, 1987; Kadish, 1989), gli unici due brevi contributi in materia che si possono annoverare sono di Dimitri Milonakis (2006) e di Patrick O’Brien (2008). Eppure, una conoscenza più approfondita della storia economica nel suo processo di formazione disciplinare risulta fondamentale non solo per comprendere alcuni dei motivi che solo alla base della perdita d’identità della disciplina negli ultimi anni, ma ancor di più per studiare i processi di elaborazione delle scienze umane e sociali fra XVIII e XX secolo, nonché le modalità di formazione di filosofie della storia che ancora oggi condizionano fortemente la cultura accademica e popolare. Attraverso un’analisi d’ampio raggio, il saggio mette in luce alcuni dei principali contesti intellettuali in cui maturarono le prime forme di scrittura della storia economica, sottolineando particolarmente i percorsi che portarono da una situazione settecentesca di grande mescolamento disciplinare ad una progessiva specializzazione del sistema delle scienze nel corso del XIX secolo; nel caso specifico, questi percorsi si caratterizzarono per una sempre più spiccata professionalizzazione della storiografia in senso politico, mentre per converso alcuni settori della nuova scienza dell’economia misero in rilievo la necessità di fare ricorso alla storia per limitare la generalità e l’astrattezza delle teorie proposte dagli economisti. Questa evoluzione permette di spiegare le ragioni della mancata istituzione in Europa di una cattedra di storia economica per tutto l’Ottocento, nonostante l’istituzione di cattedre di economia politica già dalla seconda metà del Settecento; peraltro, i più interessati all’istituzione di tali cattedre, ancora all’inizio del Novecento, si mostrarono i sociologi e gli economisti. Si dovettero attendere gli anni 20’ e 30 del XXI secolo affinché gli storici economici iniziassero a ritagliarsi degli spazi nell’ambito dell’accademia, negli stessi anni in cui Marc Bloch e Lucien Febrve avviavano l’esperienza delle Annales.
ALONZI, L. (2016). Per la storia della storia economica: questioni di metodo e prospettive d'indagine. STORIA ECONOMICA(2), 621-652.
Per la storia della storia economica: questioni di metodo e prospettive d'indagine
ALONZI, Luigi
2016-01-01
Abstract
La storia della storia economica è stata finora largamente trascurata; al di là di alcune importanti monografie riguardanti specificamente la Gran Bretagna (Koot, 1987; Coleman, 1987; Kadish, 1989), gli unici due brevi contributi in materia che si possono annoverare sono di Dimitri Milonakis (2006) e di Patrick O’Brien (2008). Eppure, una conoscenza più approfondita della storia economica nel suo processo di formazione disciplinare risulta fondamentale non solo per comprendere alcuni dei motivi che solo alla base della perdita d’identità della disciplina negli ultimi anni, ma ancor di più per studiare i processi di elaborazione delle scienze umane e sociali fra XVIII e XX secolo, nonché le modalità di formazione di filosofie della storia che ancora oggi condizionano fortemente la cultura accademica e popolare. Attraverso un’analisi d’ampio raggio, il saggio mette in luce alcuni dei principali contesti intellettuali in cui maturarono le prime forme di scrittura della storia economica, sottolineando particolarmente i percorsi che portarono da una situazione settecentesca di grande mescolamento disciplinare ad una progessiva specializzazione del sistema delle scienze nel corso del XIX secolo; nel caso specifico, questi percorsi si caratterizzarono per una sempre più spiccata professionalizzazione della storiografia in senso politico, mentre per converso alcuni settori della nuova scienza dell’economia misero in rilievo la necessità di fare ricorso alla storia per limitare la generalità e l’astrattezza delle teorie proposte dagli economisti. Questa evoluzione permette di spiegare le ragioni della mancata istituzione in Europa di una cattedra di storia economica per tutto l’Ottocento, nonostante l’istituzione di cattedre di economia politica già dalla seconda metà del Settecento; peraltro, i più interessati all’istituzione di tali cattedre, ancora all’inizio del Novecento, si mostrarono i sociologi e gli economisti. Si dovettero attendere gli anni 20’ e 30 del XXI secolo affinché gli storici economici iniziassero a ritagliarsi degli spazi nell’ambito dell’accademia, negli stessi anni in cui Marc Bloch e Lucien Febrve avviavano l’esperienza delle Annales.File | Dimensione | Formato | |
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