Già da qualche decennio, in Italia, si assiste a una progressiva marginalizzazione dell’insegnamento della storia nei programmi didattici. Questo fenomeno corrisponde alla condizione generale della cultura contemporanea e, nello specifico, all’affermarsi di un indirizzo problem-solving contrassegnato da un’enfasi tecnico-scientifica. Una deriva che non riguarda soltanto le università italiane, ma prende avvio nelle scuole superiori. Lo dimostra il recente crollo delle iscrizioni al liceo classico, che alcuni considerano l’inizio dell’ormai imminente scomparsa d’una tradizione riconducibile agli studia humanitatis del Quattrocento, mentre altri una benefica liberazione, un residuo del passato da rimuovere, il prima possibile, per cavalcare l’onda tecnologica e avanzata della contemporaneità. Questi ultimi, però, non tengono conto che proprio il liceo classico, quando e ancora dove resiste, assicura in Italia un sistema di formazione assimilabile agli standard alto-novecenteschi, probabilmente unico in tutto il mondo occidentale; il che significa, anche in termini pragmatici, una straordinaria risorsa culturale, e dunque potenzialmente economica, in un’Italia e in un mondo colpiti duramente da una crisi prima di tutto di pensiero progettuale.
Peruccio, P.P., Russo, D. (2015). Introduzione. In P.P. Peruccio, D. Russo (a cura di), STORIA HIC ET NUNC La formazione dello storico del design in Italia e all’estero (pp. 9-14). Torino : U. Allemandi & C..
Introduzione
Russo, Dario
2015-01-01
Abstract
Già da qualche decennio, in Italia, si assiste a una progressiva marginalizzazione dell’insegnamento della storia nei programmi didattici. Questo fenomeno corrisponde alla condizione generale della cultura contemporanea e, nello specifico, all’affermarsi di un indirizzo problem-solving contrassegnato da un’enfasi tecnico-scientifica. Una deriva che non riguarda soltanto le università italiane, ma prende avvio nelle scuole superiori. Lo dimostra il recente crollo delle iscrizioni al liceo classico, che alcuni considerano l’inizio dell’ormai imminente scomparsa d’una tradizione riconducibile agli studia humanitatis del Quattrocento, mentre altri una benefica liberazione, un residuo del passato da rimuovere, il prima possibile, per cavalcare l’onda tecnologica e avanzata della contemporaneità. Questi ultimi, però, non tengono conto che proprio il liceo classico, quando e ancora dove resiste, assicura in Italia un sistema di formazione assimilabile agli standard alto-novecenteschi, probabilmente unico in tutto il mondo occidentale; il che significa, anche in termini pragmatici, una straordinaria risorsa culturale, e dunque potenzialmente economica, in un’Italia e in un mondo colpiti duramente da una crisi prima di tutto di pensiero progettuale.File | Dimensione | Formato | |
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