A Leinefelde nella ex-DDR è stata realizzata l’originale trasformazione di un quartiere costruito in “Plattenbau” (edifici residenziali in prefabbricazione pesante). L’articolo descrive e interpreta questa operazione dell’Arch. S. Forster all’interno del numero 132 di Lotus interamente dedicato a “Housing Differentiation”. Nell’ottica delle potenzialità di trasformazione che l’architettura del dopoguerra possiede come caratteristica intrinseca, la trasformazione di Leinefelde si evidenzia per le sue implicazioni tipologiche e urbane, ma anche per quelle indirette di tipo sociale e politico: cristallizzare il passaggio dalla residenza come “bene sociale” nella ex-DDR a “bene individuale” nella nuova Germania riunificata. Attraverso un concetto molto radicale di sottrazione puntuale, da un edificio collettivo lineare di 118 m di lunghezza con 150 appartamenti vengono ottenute 8 ville urbane con circa 8 appartamenti ciascuno. Disegni interpretativi dell’autore descrivono questa trasformazione architettonica, dettata anche da un cambio di paradigma delle condizioni politiche e dei desideri degli abitanti rimasti a vivere nell’ex DDR. (Testo in italiano e in inglese)
LICATA, G. (2007). Da Plattenbau a Ville urbane / From Plattenbau to Urban Villas. LOTUS INTERNATIONAL, 132, 65-70.
Da Plattenbau a Ville urbane / From Plattenbau to Urban Villas
LICATA, Gaetano
2007-01-01
Abstract
A Leinefelde nella ex-DDR è stata realizzata l’originale trasformazione di un quartiere costruito in “Plattenbau” (edifici residenziali in prefabbricazione pesante). L’articolo descrive e interpreta questa operazione dell’Arch. S. Forster all’interno del numero 132 di Lotus interamente dedicato a “Housing Differentiation”. Nell’ottica delle potenzialità di trasformazione che l’architettura del dopoguerra possiede come caratteristica intrinseca, la trasformazione di Leinefelde si evidenzia per le sue implicazioni tipologiche e urbane, ma anche per quelle indirette di tipo sociale e politico: cristallizzare il passaggio dalla residenza come “bene sociale” nella ex-DDR a “bene individuale” nella nuova Germania riunificata. Attraverso un concetto molto radicale di sottrazione puntuale, da un edificio collettivo lineare di 118 m di lunghezza con 150 appartamenti vengono ottenute 8 ville urbane con circa 8 appartamenti ciascuno. Disegni interpretativi dell’autore descrivono questa trasformazione architettonica, dettata anche da un cambio di paradigma delle condizioni politiche e dei desideri degli abitanti rimasti a vivere nell’ex DDR. (Testo in italiano e in inglese)File | Dimensione | Formato | |
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