Sicurezza, equità, immigrazione, differenze etniche, globalizzazione, sono i termini in base ai quali le società occidentali europee, cercano di trovare nuovi modelli di convivenza per governare i cambiamenti della post-modernità. L’aumento della visibilità delle differenze sociali, multietniche e culturali, ha prodotto un aumento dell’attenzione sulla necessità di dare “voce alla diversità”. Le forme di comportamento sociale tipiche delle città europee “creative” di media grandezza che progressivamente trasformano la loro identità post-moderna industriale, in artistica, turistica, finanziaria,ecc, si sono confrontate, tra contraddizioni e conservazione di egemonie culturali, con la possibilità e la necessità di attuare politiche della differenza. Queste, che richiedono un trattamento diverso per gruppi schiacciati dalla cultura egemone o svantaggiati socialmente, sono giustificate dal fatto che tali minoranze si scontrano con barriere strutturali per una piena partecipazione nella comunità. In quest’ottica, la sfida è di incorporare una "politica culturale della differenza" (Sandercock 1998) nella pianificazione della giustizia, dell’equità, in una parola: dell’integrazione nelle nostre società. L’obiettivo di questo capitolo è di analizzare sociologicamente se e quanto siano praticabili esplicite politiche della differenza negli scenari sociali post-moderni multietnici

Ferrante, L. (2016). Dialogo, Reciprocità, Integrazione:I dilemmi della differenza. In Pera Alessandra (a cura di), Dialogo e modelli di mediazione (pp. 125-140). Milano : Wolters Kluwer Cedam.

Dialogo, Reciprocità, Integrazione:I dilemmi della differenza

FERRANTE, Lorenzo
2016-01-01

Abstract

Sicurezza, equità, immigrazione, differenze etniche, globalizzazione, sono i termini in base ai quali le società occidentali europee, cercano di trovare nuovi modelli di convivenza per governare i cambiamenti della post-modernità. L’aumento della visibilità delle differenze sociali, multietniche e culturali, ha prodotto un aumento dell’attenzione sulla necessità di dare “voce alla diversità”. Le forme di comportamento sociale tipiche delle città europee “creative” di media grandezza che progressivamente trasformano la loro identità post-moderna industriale, in artistica, turistica, finanziaria,ecc, si sono confrontate, tra contraddizioni e conservazione di egemonie culturali, con la possibilità e la necessità di attuare politiche della differenza. Queste, che richiedono un trattamento diverso per gruppi schiacciati dalla cultura egemone o svantaggiati socialmente, sono giustificate dal fatto che tali minoranze si scontrano con barriere strutturali per una piena partecipazione nella comunità. In quest’ottica, la sfida è di incorporare una "politica culturale della differenza" (Sandercock 1998) nella pianificazione della giustizia, dell’equità, in una parola: dell’integrazione nelle nostre società. L’obiettivo di questo capitolo è di analizzare sociologicamente se e quanto siano praticabili esplicite politiche della differenza negli scenari sociali post-moderni multietnici
2016
Ferrante, L. (2016). Dialogo, Reciprocità, Integrazione:I dilemmi della differenza. In Pera Alessandra (a cura di), Dialogo e modelli di mediazione (pp. 125-140). Milano : Wolters Kluwer Cedam.
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