L’azione manipolatrice del discorso del regime franchista è invece l’oggetto dell’'articolo. In esso, attraverso una minuziosa analisi linguistica del Diario de un falangista de primera línea, firmato da Alfonso Gallego Cortés, reduce della campagna di Russia, e pubblicato su Legiones y Falanges tra aprile del 1942 e gennaio del 1943, si dimostra come ogni elemento costitutivo del discorso narrativo si pone al servizio dell’ideologia del regime. La scelta del titolo (diario), che sottolinea la dimensione autoritaria del racconto autobiografico, insieme a un lessico specifico (con neologismi e sigle) e una sintassi particolare, dimostrano l’infrazione degli obiettivi comunicativi e letterari tipici di questo genere, trasformando l’io autobiografico in locutore di una cronaca politica di stampo argomentativo. L’esaltazione di un’ideologia precisa, l’insistenza in una Fe, oltre a tutti gli altri elementi che costituiscono la rete argomentativa del testo, offrono spunto per uno studio socio-linguistico-cognitivo basato sulla teoria dei “modelos mentales” di Van Dijk e il concetto di “creencia” di Barba, che inducono a concludere che la narrazione diaristica si configura come una strategia discorsiva mirata ad assicurare il passaggio da una memoria a breve termine ad una a lungo termine, ovvero la creazione di nuovi modelli mentali e, di conseguenza, la totale adesione del lettore all’ideologia del regime.
Di Gesù, F. (2016). El lenguaje de la experiencia en Diario de un falangista de primera línea (Legiones y Falanges).. In C. Prestigiacomo (a cura di), Identità, totalitarismi e stampa. Ricodifica linguistico-culturale deI media di regime, (pp. 131-143). Palermo : Palermo University Press.
El lenguaje de la experiencia en Diario de un falangista de primera línea (Legiones y Falanges).
DI GESU', Floriana
2016-01-01
Abstract
L’azione manipolatrice del discorso del regime franchista è invece l’oggetto dell’'articolo. In esso, attraverso una minuziosa analisi linguistica del Diario de un falangista de primera línea, firmato da Alfonso Gallego Cortés, reduce della campagna di Russia, e pubblicato su Legiones y Falanges tra aprile del 1942 e gennaio del 1943, si dimostra come ogni elemento costitutivo del discorso narrativo si pone al servizio dell’ideologia del regime. La scelta del titolo (diario), che sottolinea la dimensione autoritaria del racconto autobiografico, insieme a un lessico specifico (con neologismi e sigle) e una sintassi particolare, dimostrano l’infrazione degli obiettivi comunicativi e letterari tipici di questo genere, trasformando l’io autobiografico in locutore di una cronaca politica di stampo argomentativo. L’esaltazione di un’ideologia precisa, l’insistenza in una Fe, oltre a tutti gli altri elementi che costituiscono la rete argomentativa del testo, offrono spunto per uno studio socio-linguistico-cognitivo basato sulla teoria dei “modelos mentales” di Van Dijk e il concetto di “creencia” di Barba, che inducono a concludere che la narrazione diaristica si configura come una strategia discorsiva mirata ad assicurare il passaggio da una memoria a breve termine ad una a lungo termine, ovvero la creazione di nuovi modelli mentali e, di conseguenza, la totale adesione del lettore all’ideologia del regime.File | Dimensione | Formato | |
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