Introduzione. Numerose ricerche hanno dimostrato l’importanza del controllo della placca batterica sopragengivale nella prevenzione e nella terapia della malattia parodontale. La difficoltà di ottenere e mantenere elevati standard di igiene orale ha indotto la ricerca ad individuare antisettici in grado di coadiuvare i pazienti impegnati nel controllo domiciliare della placca. Fra questi, gli oli essenziali sono oggi considerati agenti antiplacca efficaci e sicuri, in particolare quando formulati in collutori e nell’utilizzo a lungo termine Scopo. Valutare l’effetto sulla formazione della placca sopragengivale di due collutori commerciali contenenti oli essenziali. Entrambi i prodotti contengono gli stessi principi attivi (eucaliptolo 0,092%, timolo 0,064%, salicilato di metile 0,06%, e mentolo 0,042%), ma uno dei due non contiene alcol (etanolo) come agente solvente degli oli essenziali. Sono stati altresì testati un collutorio contenente clorexidina 0,12% come controllo positivo e soluzione salina come controllo negativo. Materiali e metodi. Il disegno sperimentale dello studio (observer- masked, cross-over, 4-day plaque regrowth study) prevedeva l’assegnazione dei prodotti a 12 soggetti secondo un Latin square 4×4 bilanciato per i fenomeni di carryover. Lo studio si è articolato in 4 periodi nei quali i soggetti hanno sospeso le manovre di igiene orale effettuando sciacqui con il collutorio assegnato. Al giorno 1 di ogni periodo, i partecipanti sono stati sottoposti a polishing; al giorno 5 è stata valutata la formazione della placca mediante l’indice di Turesky et al. (1970). I risultati ottenuti sono stati analizzati mediante ANOVA associata al test di Student-Newman-Keuls (SNK) in presenza di differenze significative. I dati sugli effetti collaterali sono stati analizzati con il Pearson chi-square test o con il Fisher exact test. Il livello di significatività è stato posto a P<0.05. Risultati. Il collutorio non contenente alcol ha dimostrato un’attività inibente la formazione della placca inferiore a quella del collutorio contenente alcol (P<0.001), e sovrapponibile a quella del placebo (P>0.05) (Tab. 1) Non sono emerse correlazioni significative tra l’uso dei prodotti testati e l’insorgenza di effetti collaterali (pigmentazioni, bruciore e disgeusia; P>0.2). Conclusioni. I due collutori testati, pur contenendo gli stessi ingredienti attivi, non sono dotati di uguale attività antiplacca; in particolare, il collutorio non contenente alcol è dotato di un’attività inibente la placca di livello sovrapponibile a quella del controllo negativo. L’inserimento nella formulazione farmaceutica di un solvente non alcolico (surfattanti non ionici), riducendo la biodisponibilità degli oli essenziali, potrebbe giustificare tale risultato. Alla luce di tali risultati, il collutorio non contenente alcol non dovrebbe essere in grado di coadiuvare i pazienti impegnati nel controllo domiciliare della placca.
Pizzo, G. (2016). Effetto sulla formazione della placca batterica di due collutori contenenti oli essenziali: valutazione comparativa in vivo. In Focus Oli Essenziali - Book of Abstracts (pp.55-56). Milano : GV Edizioni.
Effetto sulla formazione della placca batterica di due collutori contenenti oli essenziali: valutazione comparativa in vivo
PIZZO, Giuseppe
2016-01-01
Abstract
Introduzione. Numerose ricerche hanno dimostrato l’importanza del controllo della placca batterica sopragengivale nella prevenzione e nella terapia della malattia parodontale. La difficoltà di ottenere e mantenere elevati standard di igiene orale ha indotto la ricerca ad individuare antisettici in grado di coadiuvare i pazienti impegnati nel controllo domiciliare della placca. Fra questi, gli oli essenziali sono oggi considerati agenti antiplacca efficaci e sicuri, in particolare quando formulati in collutori e nell’utilizzo a lungo termine Scopo. Valutare l’effetto sulla formazione della placca sopragengivale di due collutori commerciali contenenti oli essenziali. Entrambi i prodotti contengono gli stessi principi attivi (eucaliptolo 0,092%, timolo 0,064%, salicilato di metile 0,06%, e mentolo 0,042%), ma uno dei due non contiene alcol (etanolo) come agente solvente degli oli essenziali. Sono stati altresì testati un collutorio contenente clorexidina 0,12% come controllo positivo e soluzione salina come controllo negativo. Materiali e metodi. Il disegno sperimentale dello studio (observer- masked, cross-over, 4-day plaque regrowth study) prevedeva l’assegnazione dei prodotti a 12 soggetti secondo un Latin square 4×4 bilanciato per i fenomeni di carryover. Lo studio si è articolato in 4 periodi nei quali i soggetti hanno sospeso le manovre di igiene orale effettuando sciacqui con il collutorio assegnato. Al giorno 1 di ogni periodo, i partecipanti sono stati sottoposti a polishing; al giorno 5 è stata valutata la formazione della placca mediante l’indice di Turesky et al. (1970). I risultati ottenuti sono stati analizzati mediante ANOVA associata al test di Student-Newman-Keuls (SNK) in presenza di differenze significative. I dati sugli effetti collaterali sono stati analizzati con il Pearson chi-square test o con il Fisher exact test. Il livello di significatività è stato posto a P<0.05. Risultati. Il collutorio non contenente alcol ha dimostrato un’attività inibente la formazione della placca inferiore a quella del collutorio contenente alcol (P<0.001), e sovrapponibile a quella del placebo (P>0.05) (Tab. 1) Non sono emerse correlazioni significative tra l’uso dei prodotti testati e l’insorgenza di effetti collaterali (pigmentazioni, bruciore e disgeusia; P>0.2). Conclusioni. I due collutori testati, pur contenendo gli stessi ingredienti attivi, non sono dotati di uguale attività antiplacca; in particolare, il collutorio non contenente alcol è dotato di un’attività inibente la placca di livello sovrapponibile a quella del controllo negativo. L’inserimento nella formulazione farmaceutica di un solvente non alcolico (surfattanti non ionici), riducendo la biodisponibilità degli oli essenziali, potrebbe giustificare tale risultato. Alla luce di tali risultati, il collutorio non contenente alcol non dovrebbe essere in grado di coadiuvare i pazienti impegnati nel controllo domiciliare della placca.File | Dimensione | Formato | |
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