La plurimillenaria azione dell'uomo sugli ecosistemi sudalpini, e mediterranei in particolare, ha fortemente alterato i consorzi vegetali e spesso cancellato le specie arboree che in natura dominerebbero nelle attuali condizioni ambientali. Tale lacuna rende molto difficile pronosticare quali specie sarebbero le meglio adattate a eventuali futuri cambiamenti climatici.
Tinner, W., Conedera, M., Bugmann, H., Colombaroli, D., Vescovi, E., Heiri, O., et al. (2016). Quali formazioni boschive in un clima più caldo?. SHERWOOD. FORESTE ED ALBERI OGGI(221), 37-39 [10.7892/boris.88069].
Quali formazioni boschive in un clima più caldo?
LA MANTIA, Tommaso;
2016-01-01
Abstract
La plurimillenaria azione dell'uomo sugli ecosistemi sudalpini, e mediterranei in particolare, ha fortemente alterato i consorzi vegetali e spesso cancellato le specie arboree che in natura dominerebbero nelle attuali condizioni ambientali. Tale lacuna rende molto difficile pronosticare quali specie sarebbero le meglio adattate a eventuali futuri cambiamenti climatici.File in questo prodotto:
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