Il 19 luglio del 1966 a Agrigento fu apocalisse. Svelò trame, illegalità, corruzioni, pratiche diffuse di malgoverno. Quel giorno si scoperchiò il pentolone di una speculazione edilizia smisurata e arrogante. La politica si permetteva tutto, senza ritegno. La magistratura – ma non solo essa – non vedeva, non sentiva, forse dormiva. Palazzi che non dovevano superare i 25 metri di altezza ne raggiungevano 53. Altre costruzioni, che dovevano arrivare a 17 metri, salivano fino a 48. Via Empedocle era la più abusata. Fu frana tremenda. Col merito, paradossale, di mettere un freno a eccessi per non poche ragioni ingiustificabili.
Gucciardo, G. (2016). La frana sul Caos della città dei Templi. SEGNO, 376-7(376-7), 31-34.
La frana sul Caos della città dei Templi
GUCCIARDO, Gaetano
2016-01-01
Abstract
Il 19 luglio del 1966 a Agrigento fu apocalisse. Svelò trame, illegalità, corruzioni, pratiche diffuse di malgoverno. Quel giorno si scoperchiò il pentolone di una speculazione edilizia smisurata e arrogante. La politica si permetteva tutto, senza ritegno. La magistratura – ma non solo essa – non vedeva, non sentiva, forse dormiva. Palazzi che non dovevano superare i 25 metri di altezza ne raggiungevano 53. Altre costruzioni, che dovevano arrivare a 17 metri, salivano fino a 48. Via Empedocle era la più abusata. Fu frana tremenda. Col merito, paradossale, di mettere un freno a eccessi per non poche ragioni ingiustificabili.File | Dimensione | Formato | |
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