La sostenibilità in architettura investe un gran numero di aspetti interdipendenti quali l’uso di materiali naturali, di fonti rinnovabili di energia per trasporti, tecniche costruttive, gestione degli organismi edilizi e può essere perseguita solo con la partecipazione convinta di tutti gli operatori coinvolti a vario titolo nelle diverse fasi del processo edilizio. Un contributo importante in questa direzione può essere dato da un attento uso delle risorse naturali, e da una corretta gestione dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione (C&D), sulla base di principi ormai condivisi a livello internazionale, quali: - la limitazione della formazione di rifiuti nei cicli produttivi; - il recupero dei rifiuti stessi; applicati in tutte le attività della produzione edilizia. Nel settore delle costruzioni ogni anno vengono prodotti oltre 20 milioni di tonnellate di rifiuti inerti (corrispondenti a circa 0.4 t / ab. x anno), di cui non più del 15% viene riciclato o in qualche modo utilizzato in modo lecito, mentre la restante gran parte viene smaltita o riutilizzata in modo abusivo, quando non abbandonata nel territorio. Tale quantità certamente stimata con prudenza deriva sia da attività di demolizione di interi edifici (8 %), che da microdemolizioni relative a interventi vari sul patrimonio edilizio residenziale (63 %) e non residenziale (29 %). In quest’ultimo decennio anche in virtù di una accresciuta sensibilità verso i problemi dell’ambiente, l’interesse verso la possibilità di recupero e riutilizzo di tali materiali è aumentato. La metodica del riciclaggio da noi risulta ancora poco praticata, ma gli addetti ai lavori sanno che l’omogeneità e la purezza degli scarti che vengono conferiti è condizione necessaria per poter pensare, attraverso un trattamento preventivo, ad un riuso possibile; diversamente, se il carico è compromesso, l’unico sbocco può essere soltanto la discarica.
ALAIMO G (2007). Materiali Ecologici: La gestione dei rifiuti inerti. In UGO SASSO A CURA DI (a cura di), Il nuovo Manuale Europeo di Bioarchitettura (pp. G/118-G/129). ROMA : Gruppo Mancosu Editore S.R.L..
Materiali Ecologici: La gestione dei rifiuti inerti
ALAIMO, Giuseppe
2007-01-01
Abstract
La sostenibilità in architettura investe un gran numero di aspetti interdipendenti quali l’uso di materiali naturali, di fonti rinnovabili di energia per trasporti, tecniche costruttive, gestione degli organismi edilizi e può essere perseguita solo con la partecipazione convinta di tutti gli operatori coinvolti a vario titolo nelle diverse fasi del processo edilizio. Un contributo importante in questa direzione può essere dato da un attento uso delle risorse naturali, e da una corretta gestione dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione (C&D), sulla base di principi ormai condivisi a livello internazionale, quali: - la limitazione della formazione di rifiuti nei cicli produttivi; - il recupero dei rifiuti stessi; applicati in tutte le attività della produzione edilizia. Nel settore delle costruzioni ogni anno vengono prodotti oltre 20 milioni di tonnellate di rifiuti inerti (corrispondenti a circa 0.4 t / ab. x anno), di cui non più del 15% viene riciclato o in qualche modo utilizzato in modo lecito, mentre la restante gran parte viene smaltita o riutilizzata in modo abusivo, quando non abbandonata nel territorio. Tale quantità certamente stimata con prudenza deriva sia da attività di demolizione di interi edifici (8 %), che da microdemolizioni relative a interventi vari sul patrimonio edilizio residenziale (63 %) e non residenziale (29 %). In quest’ultimo decennio anche in virtù di una accresciuta sensibilità verso i problemi dell’ambiente, l’interesse verso la possibilità di recupero e riutilizzo di tali materiali è aumentato. La metodica del riciclaggio da noi risulta ancora poco praticata, ma gli addetti ai lavori sanno che l’omogeneità e la purezza degli scarti che vengono conferiti è condizione necessaria per poter pensare, attraverso un trattamento preventivo, ad un riuso possibile; diversamente, se il carico è compromesso, l’unico sbocco può essere soltanto la discarica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.