This paper is dedicated to the notion of boundary as an educational resource in the planetary age, through the perspective of a new humanism that Father Ernesto Balducci proposed in the late twentieth century. In the current historical moment, the boundaries are ephemeral and changeable by negative globalization and create uncertainty, insecurity, fear, denying the value of the otherness. Balducci accuses the West to deny the other and hopes for a dialogic culture that transforms the border in a dynamic and flexible frontier, a place of welcome and care for the others. The protagonist of this prophecy is the planetary man who, through an education toward non-violence and universal citizenship, traces the new agape path within the boundary. The planetary man has the task of building a cosmic democracy through the mutual recognition of the differences no longer relegated to the boundary.
In questo articolo viene affrontato il confine come risorsa educativa nell’era planetaria attraverso la prospettiva del nuovo umanesimo planetario proposta nel secondo Novecento da padre Ernesto Balducci. Dopo avere descritto la natura effimera e mutevole che i confini hanno assunto nell’attuale momento storico, in ragione di alcuni fenomeni che, espressione di «una globalizzazione negativa», diffondono incertezza, insicurezza, paura e negano il valore dell’alterità, viene avviato un dialogo con il pensiero di Balducci, partendo dalla critica che egli muoveva alla rimozione dell’Altro operata dall’Occidente e sostando sulla sua profezia di una cultura dialogica che avrebbe reso il confine, grazie a un processo di formazione, una frontiera dinamica e flessibile, luogo non di separazione ma di accoglienza e di cura dell’altro. Protagonista di questa profezia è l’uomo planetario che, educato alla nonviolenza e ad una cittadinanza universale, assume il compito di aprire un varco dentro il confine tracciando il nuovo sentiero dell’agape. È all’uomo planetario che viene affidato il compito di costruire una democrazia cosmica, frutto di un lavoro educativo che consiste nella costruzione di una storia comune e nel riconoscimento reciproco delle differenze non più relegate al di là del confine.
Romano, L. (2016). Il confine come luogo educativo nell'era planetaria. In dialogo con Ernesto Balducci. LE NUOVE FRONTIERE DELLA SCUOLA, Il Confine(1), 101-109.
Il confine come luogo educativo nell'era planetaria. In dialogo con Ernesto Balducci
ROMANO, Livia
2016-01-01
Abstract
This paper is dedicated to the notion of boundary as an educational resource in the planetary age, through the perspective of a new humanism that Father Ernesto Balducci proposed in the late twentieth century. In the current historical moment, the boundaries are ephemeral and changeable by negative globalization and create uncertainty, insecurity, fear, denying the value of the otherness. Balducci accuses the West to deny the other and hopes for a dialogic culture that transforms the border in a dynamic and flexible frontier, a place of welcome and care for the others. The protagonist of this prophecy is the planetary man who, through an education toward non-violence and universal citizenship, traces the new agape path within the boundary. The planetary man has the task of building a cosmic democracy through the mutual recognition of the differences no longer relegated to the boundary.File | Dimensione | Formato | |
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