Partendo dalle motivazioni della causa di beatificazione di don Pino Puglisi, sacerdote palermitano ucciso dalla mafia, in odium fidei, l’articolo approfondisce le analogie e le differenze riscontrabili nelle azioni con le quali, nel tempo, Chiesa e Stato, hanno fornito un loro contributo sul fronte del contrasto alla mafia. L’indubbia dannosità del fenomeno criminale porterebbe a pensare che l’impegno nell’opporvisi chiami in causa tutti i cittadini indipendentemente dal loro credo religioso. Ciononostante, su alcune delicate questioni che toccano le responsabilità mafiose, Chiesa e Stato si sono trovati su posizioni contrapposte; con una Chiesa che ha spesso rivendicato una politica delle “mani libere”, chiedendo il rispetto della sua missione ultraterrena, le cui istanze sono state presentate come superiori, rispetto a quelle “terresti” perseguite dagli apparati statali.
Dino A. (2013). In odio alla giustizia. SEGNO, XXXIX(345-346), 58-62.
In odio alla giustizia
DINO, Alessandra
2013-01-01
Abstract
Partendo dalle motivazioni della causa di beatificazione di don Pino Puglisi, sacerdote palermitano ucciso dalla mafia, in odium fidei, l’articolo approfondisce le analogie e le differenze riscontrabili nelle azioni con le quali, nel tempo, Chiesa e Stato, hanno fornito un loro contributo sul fronte del contrasto alla mafia. L’indubbia dannosità del fenomeno criminale porterebbe a pensare che l’impegno nell’opporvisi chiami in causa tutti i cittadini indipendentemente dal loro credo religioso. Ciononostante, su alcune delicate questioni che toccano le responsabilità mafiose, Chiesa e Stato si sono trovati su posizioni contrapposte; con una Chiesa che ha spesso rivendicato una politica delle “mani libere”, chiedendo il rispetto della sua missione ultraterrena, le cui istanze sono state presentate come superiori, rispetto a quelle “terresti” perseguite dagli apparati statali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.