Il confronto delle idee. Visioni progettuali per un recupero possibile (The comparision of ideas. Design concepts for a possible recovery)

The essay makes a synthesis of the experience of research carried out in the Department of Architecture of the University of Palermo and aimed at identifying possible scenarios and design visions for the recovery of the thermal power station "Tifeo" in Augusta (SR), significant project by Giuseppe Samonà. The research points out that architectural design and project of landscape are (once again) inseparable and linked by strict mutual influences: building restoration and landscape “restoration” are simultaneous and interacting actions, with a common objective that can only be achieved through a moderate reflection carried out on different scales, passing by the edifice dimension to that of the territory and vice versa, moving along a reasoned and reasonable direction, within which to define the various possible steps, but also considering a gradual adaptability of choices to the proceeding of the interventions. The occasion of the project was seen as an opportunity for the definition of relationships, introducing new ones or revealing and strengthening those already existing in the place, with a programmatic attitude that is the sign of a working method that favors, in the quality of project, its “intelligence” rather than the formal and stylistic choices. The work is especially focused on the ability to establish significant relationships among the pre-existences, to give them a new meaning. The change of meaning gives a surplus value that brings the practice of architecture back to its epistemological origin.

Il saggio dà conto e avanza una sintesi dell'esperienza di ricerca attuata nell'ambito del Dipartimento di Architettura dell'Università di Palermo e finalizzata all'individuazione di possibili scenari e di visioni progettuali per il recupero del complesso della centrale termoelettrica "Tifeo" di Augusta, significativa opera di Giuseppe Samonà. La ricerca sottolinea come progetto architettonico e progetto di paesaggio risultino (anche in questo caso) inscindibili e legati da stringenti refluenze reciproche: restauro dell’edificio e “restauro” del paesaggio si presentano come azioni concorrenti e interagenti, mirate verso un unico obiettivo comune, che può attuarsi solo attraverso una riflessione misurata e condotta su scale differenziate, passando dalla dimensione dell’edificio a quella del territorio e viceversa11, muovendosi su un percorso ragionato e ragionevole, entro cui definire i vari passaggi possibili, facendo salvo anche un sufficiente grado di progressiva adattabilità delle scelte al procedere degli interventi. L’occasione del progetto è stata intesa come un’opportunità per la definizione di relazioni, introducendone di nuove o rivelando e rinforzando quelle già presenti nel luogo, con un atteggiamento programmatico che è dimostrativo di un metodo di lavoro il quale privilegia, nella qualità del progetto, la sua “intelligenza” piuttosto che le scelte di natura stilistico-formale, lavorando soprattutto sulla capacità di istituire rapporti significativi tra le presenze dell’esistente, per riportarvi nuovo senso. Il cambiamento di senso conferisce così un plusvalore che riporta il fare architettura alla propria radice epistemologica.