La ricerca si propone la valutazione della comorbilità psichiatrica in una popolazione clinica di alcol dipendenti. Lo studio si è svolto presso il servizio tossicodipendenze del distretto 11 della città di Palermo e ha previsto il reclutamento di un campione clinico costituito da 45 soggetti. Il campione è stato sottoposto alla somministrazione di due interviste psichiatriche (TAS-20 e SCID-II) e si è cercato di individuare l’esistenza di una correlazione fra gli esiti delle stesse e gli indici di prognosi precedentemente stabiliti e valutati. L’analisi dei risultati ha dimostrato la presenza di una correlazione piuttosto significativa fra elementi suggestivi di prognosi sfavorevole e esito delle interviste somministrate. In conclusione, la presenza di disturbi di personalità in un soggetto con diagnosi di dipendenza alcolica sembra essere un importante indicatore di prognosi sfavorevole. Soggetti con tratti riferibili al cluster B dei disturbi di personalità mostrano infatti condotte di abuso particolarmente problematiche ma paradossalmente hanno una migliore prognosi a lungo termine. Al contrario pazienti con possibile diagnosi di disturbo di cluster C, categoria abbastanza rappresentata nel campione reclutato, sembrano avere minore possibilità di sviluppare un uso problematico della sostanza in giovane età ma presentano un alto tasso di ricadute e vanno più frequentemente incontro a complicanze. Soggetti riconosciuti affetti da alessitimia mostrano un andamento simile a questi ultimi ma presentano una migliore compliance al trattamento psicoterapico e farmacologico.
Alabastro, V., Spinnato, G., Sideli, L., La Barbera, D. (2010). La doppia diagnosi nella dipendenza alcolica: una ricerca sulla correlazione fra alcolismo, alessitimia e disturbi di personalità. DIPENDENZE PATOLOGICHE, 2(2), 47-51.
La doppia diagnosi nella dipendenza alcolica: una ricerca sulla correlazione fra alcolismo, alessitimia e disturbi di personalità
ALABASTRO, Virginia;SIDELI, Lucia;LA BARBERA, Daniele
2010-01-01
Abstract
La ricerca si propone la valutazione della comorbilità psichiatrica in una popolazione clinica di alcol dipendenti. Lo studio si è svolto presso il servizio tossicodipendenze del distretto 11 della città di Palermo e ha previsto il reclutamento di un campione clinico costituito da 45 soggetti. Il campione è stato sottoposto alla somministrazione di due interviste psichiatriche (TAS-20 e SCID-II) e si è cercato di individuare l’esistenza di una correlazione fra gli esiti delle stesse e gli indici di prognosi precedentemente stabiliti e valutati. L’analisi dei risultati ha dimostrato la presenza di una correlazione piuttosto significativa fra elementi suggestivi di prognosi sfavorevole e esito delle interviste somministrate. In conclusione, la presenza di disturbi di personalità in un soggetto con diagnosi di dipendenza alcolica sembra essere un importante indicatore di prognosi sfavorevole. Soggetti con tratti riferibili al cluster B dei disturbi di personalità mostrano infatti condotte di abuso particolarmente problematiche ma paradossalmente hanno una migliore prognosi a lungo termine. Al contrario pazienti con possibile diagnosi di disturbo di cluster C, categoria abbastanza rappresentata nel campione reclutato, sembrano avere minore possibilità di sviluppare un uso problematico della sostanza in giovane età ma presentano un alto tasso di ricadute e vanno più frequentemente incontro a complicanze. Soggetti riconosciuti affetti da alessitimia mostrano un andamento simile a questi ultimi ma presentano una migliore compliance al trattamento psicoterapico e farmacologico.File | Dimensione | Formato | |
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