La nascita di un neonato è un evento atteso con grande intensità emotiva dalla coppia genitoriale e dalla famiglia e rappresenta ancora oggi un momento di primo approccio clinico essenziale per la valutazione dello stato di salute globale del nuovo nato, nonostante le molteplici metodiche di indagine prenatale che si rendono ogni giorno sempre più disponibili. Il pediatra-neonatologo nei primi giorni di vita presso il centro nascita ed il pediatra di libera scelta nelle settimane successive hanno il compito di valutarne il corretto adattamento alla vita extrauterina, le condizioni cliniche e il benessere fisico. L’evidenza di eventuali alterazioni morfostrutturali, che possono porre anche solo il sospetto di una patologia congenita, può rappresentare un evento traumatico che modifica le priorità e condiziona le aspettative dell’intero nucleo familiare. La comunicazione e condivisione di queste informazioni con la coppia genitoriale, per l’avvio tempestivo di un percorso diagnostico finalizzato alla migliore definizione del quadro clinico possibilmente con la formulazione di una diagnosi precisa, rappresenta una delle sfide più difficili per medico, sia sotto il profilo clinico che relazionale.

Vecchio, D., Antona, V., Giuffrè, M. (2016). Il neonato dismorfico. EDIT-SYMPOSIA. PEDIATRIA E NEONATOLOGIA, 1(1), 1-11.

Il neonato dismorfico

VECCHIO, Davide;GIUFFRE, Mario
2016-01-01

Abstract

La nascita di un neonato è un evento atteso con grande intensità emotiva dalla coppia genitoriale e dalla famiglia e rappresenta ancora oggi un momento di primo approccio clinico essenziale per la valutazione dello stato di salute globale del nuovo nato, nonostante le molteplici metodiche di indagine prenatale che si rendono ogni giorno sempre più disponibili. Il pediatra-neonatologo nei primi giorni di vita presso il centro nascita ed il pediatra di libera scelta nelle settimane successive hanno il compito di valutarne il corretto adattamento alla vita extrauterina, le condizioni cliniche e il benessere fisico. L’evidenza di eventuali alterazioni morfostrutturali, che possono porre anche solo il sospetto di una patologia congenita, può rappresentare un evento traumatico che modifica le priorità e condiziona le aspettative dell’intero nucleo familiare. La comunicazione e condivisione di queste informazioni con la coppia genitoriale, per l’avvio tempestivo di un percorso diagnostico finalizzato alla migliore definizione del quadro clinico possibilmente con la formulazione di una diagnosi precisa, rappresenta una delle sfide più difficili per medico, sia sotto il profilo clinico che relazionale.
2016
Vecchio, D., Antona, V., Giuffrè, M. (2016). Il neonato dismorfico. EDIT-SYMPOSIA. PEDIATRIA E NEONATOLOGIA, 1(1), 1-11.
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