Il volume di Polcini s’iscrive in questo nuovo interesse anglo-americano per lo scrittore italiano e intende rilanciare il dibattito internazionale su Buzzati. Un primo merito del volume infatti consiste nell’avere rintracciato, con dovizia di esempi e attraverso una puntuale analisi della copiosa produzione narrativa di Buzzati, il debito verso la tradizione anglosassone e americana – e per inciso anche quella del Nord Europa. Conrad, Rachkam, Dickens e Melville vengono riconosciuti i suoi grandi maestri. Strettamente intrecciato al primo è il secondo merito del volume. Come è evidente anche dalla fortuna anglosassone dell’autore, non è facile ignorare la componente visuale nell’opera di Buzzati, seppure si volesse limitare l’analisi alla produzione esclusivamente narrativa. Nello studio di Polcini la dimensione figurativa ricorre sotto diversi aspetti: come motivo o tema nella traduzione da una forma espressiva all’altra, come corredo illustrativo nelle forme iconotestuali o ancora come elemento necessario, e non solo accessorio, della composizione intermediale. In particolare sono molto interessanti le analisi di Polcini quando sottolinea che le due forme dell’espressione, visiva e narrativa, trovano origine l’una nell’altra.
Coglitore, R. (2016). Valentina Polcini, Dino Buzzati and Anglo-American Culture. The Re-use of Visual and Narrative Text in his Fantastic Fiction”, Forme, strategie e mutazioni del racconto seriale.
Valentina Polcini, Dino Buzzati and Anglo-American Culture. The Re-use of Visual and Narrative Text in his Fantastic Fiction”, Forme, strategie e mutazioni del racconto seriale
COGLITORE, Roberta
2016-01-01
Abstract
Il volume di Polcini s’iscrive in questo nuovo interesse anglo-americano per lo scrittore italiano e intende rilanciare il dibattito internazionale su Buzzati. Un primo merito del volume infatti consiste nell’avere rintracciato, con dovizia di esempi e attraverso una puntuale analisi della copiosa produzione narrativa di Buzzati, il debito verso la tradizione anglosassone e americana – e per inciso anche quella del Nord Europa. Conrad, Rachkam, Dickens e Melville vengono riconosciuti i suoi grandi maestri. Strettamente intrecciato al primo è il secondo merito del volume. Come è evidente anche dalla fortuna anglosassone dell’autore, non è facile ignorare la componente visuale nell’opera di Buzzati, seppure si volesse limitare l’analisi alla produzione esclusivamente narrativa. Nello studio di Polcini la dimensione figurativa ricorre sotto diversi aspetti: come motivo o tema nella traduzione da una forma espressiva all’altra, come corredo illustrativo nelle forme iconotestuali o ancora come elemento necessario, e non solo accessorio, della composizione intermediale. In particolare sono molto interessanti le analisi di Polcini quando sottolinea che le due forme dell’espressione, visiva e narrativa, trovano origine l’una nell’altra.File | Dimensione | Formato | |
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