L'articolo tesse un elogio dell’amore dell’uomo e della donna e della vita di famiglia. S’alimenta dell’intuizione che quest’amore possa diventare generativo in modo eminente: fa amare d’essere, può rivelare che essere è per amare, tal che se ne possa dire come di un trascendentale. Un assunto entusiastico, cui l’autore perviene scegliendo il linguaggio asciutto di un’analisi fenomenologica delle intenzionalità che li costituiscono, ai loro diversi livelli di realtà e di senso. In avvio si prende atto che nelle società della tarda-modernità esistono forme differenziate di coppia, ognuna sembra dar luogo ad una coppia mista; che non c’è la famiglia, ma una vera e propria polinesia di famiglie. Dall’analisi emerge subito però che l’aspetto sintomatico è forse dato dall’affermazione crescente del single come ideale di vita: dominanza di una Weltanschauung estetizzante, di un tipo umano da ultimo autoreferenziale, agognato a tratti anche da quanti scelgono di sposarsi. La prospettiva complessiva della riflessione è l’antropologia pedagogica, scienza di confine tra una pedagogia fondamentale e una filosofia della persona. Intende il piano del poter essere, del dover essere dell’amore e del ‘famigliare’, segnato dal principio-generosità. In ogni grado, la relazione erotica, il legame coniugale e l’alleanza sponsale - grado il più alto, ché consente l’ingresso nell’universo del sacro – si tratta ogni volta d’un modo d’essere che appare possibilità ulteriore offerta alla libertà, permette nuove conquiste nel viaggio alla scoperta di sé e dell’altro. In questo orizzonte si può comprendere come l’amore di coppia possa diventare cifra dell’esistenza personale; e in che senso la comunità familiare possa custodire la genealogia della persona. Dona ad ogni soggetto una mente, un desiderio; ma soprattutto – quando è definita dalla disponibilità ad accogliere «chi viene sempre da altrove» - apre una chiara intuizione della logica del dono, ritmo originario dell’essere e dell’esistenza.

BELLINGRERI, A. (2016). Il matrimonio, fondamento della famiglia. Nuove relazioni di coppia, nuove forme familiari. In M. Pennisi, G. Lavanco (a cura di), La politica buona (pp. 91-104). Milano : FrancoAngeli.

Il matrimonio, fondamento della famiglia. Nuove relazioni di coppia, nuove forme familiari

BELLINGRERI, Antonio
2016-01-01

Abstract

L'articolo tesse un elogio dell’amore dell’uomo e della donna e della vita di famiglia. S’alimenta dell’intuizione che quest’amore possa diventare generativo in modo eminente: fa amare d’essere, può rivelare che essere è per amare, tal che se ne possa dire come di un trascendentale. Un assunto entusiastico, cui l’autore perviene scegliendo il linguaggio asciutto di un’analisi fenomenologica delle intenzionalità che li costituiscono, ai loro diversi livelli di realtà e di senso. In avvio si prende atto che nelle società della tarda-modernità esistono forme differenziate di coppia, ognuna sembra dar luogo ad una coppia mista; che non c’è la famiglia, ma una vera e propria polinesia di famiglie. Dall’analisi emerge subito però che l’aspetto sintomatico è forse dato dall’affermazione crescente del single come ideale di vita: dominanza di una Weltanschauung estetizzante, di un tipo umano da ultimo autoreferenziale, agognato a tratti anche da quanti scelgono di sposarsi. La prospettiva complessiva della riflessione è l’antropologia pedagogica, scienza di confine tra una pedagogia fondamentale e una filosofia della persona. Intende il piano del poter essere, del dover essere dell’amore e del ‘famigliare’, segnato dal principio-generosità. In ogni grado, la relazione erotica, il legame coniugale e l’alleanza sponsale - grado il più alto, ché consente l’ingresso nell’universo del sacro – si tratta ogni volta d’un modo d’essere che appare possibilità ulteriore offerta alla libertà, permette nuove conquiste nel viaggio alla scoperta di sé e dell’altro. In questo orizzonte si può comprendere come l’amore di coppia possa diventare cifra dell’esistenza personale; e in che senso la comunità familiare possa custodire la genealogia della persona. Dona ad ogni soggetto una mente, un desiderio; ma soprattutto – quando è definita dalla disponibilità ad accogliere «chi viene sempre da altrove» - apre una chiara intuizione della logica del dono, ritmo originario dell’essere e dell’esistenza.
2016
Settore M-PED/01 - Pedagogia Generale E Sociale
BELLINGRERI, A. (2016). Il matrimonio, fondamento della famiglia. Nuove relazioni di coppia, nuove forme familiari. In M. Pennisi, G. Lavanco (a cura di), La politica buona (pp. 91-104). Milano : FrancoAngeli.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Il matrimonio fondamento della famiglia - LAVANCO.docx

accesso aperto

Descrizione: Testo dell'articolo
Dimensione 37.76 kB
Formato Microsoft Word XML
37.76 kB Microsoft Word XML Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/179810
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact