La questione delle MGF/E mette in gioco le dinamiche di costruzione dell’identità di genere nel passaggio generazionale, il mutamento delle relazioni familiari e la rimodulazione dell’alleanza tra le generazioni. L’esperienza della migrazione altera la linearità dei rapporti intergenerazionali tanto sul piano dei valori morali, quanto su quello culturale, in quanto evento/esperienza di cambiamento a tutto tondo della realtà familiare (Scabini e Rossi, 2008), dell’ambiente di vita (Yeoh, 2000), che comporta la messa in gioco dei riferimenti alle antiche appartenenze e dunque un ripensamento della propria appartenenza alle tradizioni e ai valori della cultura di origine (Ambrosini e Abatecola, 2010). Questa dinamica assume connotazioni ancora più forti nell’ambito del passaggio transgenerazionale madre/figlia. Se ogni donna si trova a scegliere la direzione da prendere di fronte al bivio tradizione/innovazione, sia per se stessa sia verso le nuove generazioni, è pur vero che la migrazione – fusione di orizzonti esistenziali e culturali – fa sì che questo dilemma conosca diverse caratteristiche e toni più marcati di conflitto interno/esterno, con profonde conseguenze a livello dei rapporti intergenerazionali (Mariti, 2003). Numerosi dilemmi caratterizzano, dunque, il vissuto delle madri migranti nell’educazione delle figlie, nella fatica di dare alla definizione della loro identità di genere (Di Rosa, 2013), proprio mentre stanno vivendo la ridefinizione della propria. Tra questi dilemmi, la scelta o meno da parte delle madri provenienti da Paesi a Tradizione Escissoria (PTE) di sottoporre le figlie a forme di modificazione dei genitali femminili, una questione sulla quale si verificano potenziali e attuali difficoltà di contemperare diritti della donna, così come si sono configurati nella tradizione occidentale, e diritti culturali nelle forme rivendicate da alcuni componenti, individui o istituzioni, della popolazione immigrata (Pitch, 1995).

Di Rosa R. (2016). Tramandare, educare, emancipare: MFG/E in migrazione. In I. Bartholini (a cura di), Radicamenti, discriminazioni e narrazioni di genere nel Mediterraneo (pp. 15-31). Milano : Franco Angeli.

Tramandare, educare, emancipare: MFG/E in migrazione

DI ROSA, Roberta Teresa
2016-01-01

Abstract

La questione delle MGF/E mette in gioco le dinamiche di costruzione dell’identità di genere nel passaggio generazionale, il mutamento delle relazioni familiari e la rimodulazione dell’alleanza tra le generazioni. L’esperienza della migrazione altera la linearità dei rapporti intergenerazionali tanto sul piano dei valori morali, quanto su quello culturale, in quanto evento/esperienza di cambiamento a tutto tondo della realtà familiare (Scabini e Rossi, 2008), dell’ambiente di vita (Yeoh, 2000), che comporta la messa in gioco dei riferimenti alle antiche appartenenze e dunque un ripensamento della propria appartenenza alle tradizioni e ai valori della cultura di origine (Ambrosini e Abatecola, 2010). Questa dinamica assume connotazioni ancora più forti nell’ambito del passaggio transgenerazionale madre/figlia. Se ogni donna si trova a scegliere la direzione da prendere di fronte al bivio tradizione/innovazione, sia per se stessa sia verso le nuove generazioni, è pur vero che la migrazione – fusione di orizzonti esistenziali e culturali – fa sì che questo dilemma conosca diverse caratteristiche e toni più marcati di conflitto interno/esterno, con profonde conseguenze a livello dei rapporti intergenerazionali (Mariti, 2003). Numerosi dilemmi caratterizzano, dunque, il vissuto delle madri migranti nell’educazione delle figlie, nella fatica di dare alla definizione della loro identità di genere (Di Rosa, 2013), proprio mentre stanno vivendo la ridefinizione della propria. Tra questi dilemmi, la scelta o meno da parte delle madri provenienti da Paesi a Tradizione Escissoria (PTE) di sottoporre le figlie a forme di modificazione dei genitali femminili, una questione sulla quale si verificano potenziali e attuali difficoltà di contemperare diritti della donna, così come si sono configurati nella tradizione occidentale, e diritti culturali nelle forme rivendicate da alcuni componenti, individui o istituzioni, della popolazione immigrata (Pitch, 1995).
2016
Settore SPS/07 - Sociologia Generale
Di Rosa R. (2016). Tramandare, educare, emancipare: MFG/E in migrazione. In I. Bartholini (a cura di), Radicamenti, discriminazioni e narrazioni di genere nel Mediterraneo (pp. 15-31). Milano : Franco Angeli.
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