L’eco mediatica che ha accompagnato la recente cattura di Bernardo Provenzano, induce ad un’attenta riflessione sull’effettivo ruolo svolto dal capo mafia corleonese all’interno dell’organizzazione criminale e nel nostro immaginario. Ma richiede anche un ripensamento sul significato attribuito alla parola mafia, spesso utilizzata in forme estensive e a-specifiche che ne amplificano o sottovalutano la reale portata, rendendo approssimativi e sfuggenti l’analisi e gli interventi. Da qui i rischi, quanto mai attuali, di forme di mitizzazione, fondate su letture apologetiche, su ottiche difensive, su strumentali omissioni.
DINO, A. (2006). Bernardo Provenzano e le regole del disordine. SEGNO, 274, 28-36.
Bernardo Provenzano e le regole del disordine
DINO, Alessandra
2006-01-01
Abstract
L’eco mediatica che ha accompagnato la recente cattura di Bernardo Provenzano, induce ad un’attenta riflessione sull’effettivo ruolo svolto dal capo mafia corleonese all’interno dell’organizzazione criminale e nel nostro immaginario. Ma richiede anche un ripensamento sul significato attribuito alla parola mafia, spesso utilizzata in forme estensive e a-specifiche che ne amplificano o sottovalutano la reale portata, rendendo approssimativi e sfuggenti l’analisi e gli interventi. Da qui i rischi, quanto mai attuali, di forme di mitizzazione, fondate su letture apologetiche, su ottiche difensive, su strumentali omissioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.