Il presente contributo intende analizzare le ragioni culturali e le caratteristiche tecnologiche dei rivestimenti marmorei delle facciate delle architetture realizzate in massima parte tra le due guerre, ma in alcuni casi anche nell’immediato secondo dopoguerra, al fine di proporre una soluzione innovativa e sostenibile per un loro recupero. Dopo avere brevemente analizzato le tipologie di queste architetture monumentali nel panorama nazionale, destinate nella maggior parte dei casi a funzioni pubbliche rappresentative, che affondano le loro radici culturali nelle ragioni delle architetture di regime, si procederà ad un esame delle differenti modalità di posa in opera dei rivestimenti marmorei delle loro facciate; questi, lo si può anticipare già fin d’ora, sono quasi totalmente caratterizzati da un sistema misto in parte ad umido, che affida la tenuta delle lastra all’uso di malte cementizie, in parte a secco, mediante perni a vista o in parte posti in appositi alloggiamenti realizzati nel marmo. Si tratta di lastre dalle dimensioni abbastanza significative che ad oggi, in moltissimi casi soffrono di fratture e di distacchi parziali o totali legati in termini generali alla mancata coesione dell’adesivo, alla corrosione dei sistemi di ancoraggio, alle dilatazioni termiche. D’altra parte questi edifici trovano nel trattamento del rivestimento delle loro facciate buona parte delle ragioni che li relegano nell’architettura monumentale e ad oggi risulta necessario intervenire nell’ottica di mantenerne le caratteristiche corticali. Sulla base di queste premesse si proporrà, attraverso un caso studio specifico, individuato nel grattacielo INA realizzato a Palermo, una soluzione innovativa che possa consentire di mantenere l’impaginato delle facciate, superando parte delle motivazioni degli attuali degradi e migliorando in maniera significativa le prestazioni termiche degli edifici.

Pennisi S, Bertorotta S (2015). I rivestimenti marmorei nelle facciate del dopoguerra: dall'analisi tecnologica alla riqualificazione. In Alaimo G., Capone P., Ciribini A., Daniotti B., Dell'Osso B., Nicolella M. (a cura di), Environmental sustainability, circular economy and building production (pp. 229-249). Milano : Maggioli.

I rivestimenti marmorei nelle facciate del dopoguerra: dall'analisi tecnologica alla riqualificazione

PENNISI, Silvia;
2015-01-01

Abstract

Il presente contributo intende analizzare le ragioni culturali e le caratteristiche tecnologiche dei rivestimenti marmorei delle facciate delle architetture realizzate in massima parte tra le due guerre, ma in alcuni casi anche nell’immediato secondo dopoguerra, al fine di proporre una soluzione innovativa e sostenibile per un loro recupero. Dopo avere brevemente analizzato le tipologie di queste architetture monumentali nel panorama nazionale, destinate nella maggior parte dei casi a funzioni pubbliche rappresentative, che affondano le loro radici culturali nelle ragioni delle architetture di regime, si procederà ad un esame delle differenti modalità di posa in opera dei rivestimenti marmorei delle loro facciate; questi, lo si può anticipare già fin d’ora, sono quasi totalmente caratterizzati da un sistema misto in parte ad umido, che affida la tenuta delle lastra all’uso di malte cementizie, in parte a secco, mediante perni a vista o in parte posti in appositi alloggiamenti realizzati nel marmo. Si tratta di lastre dalle dimensioni abbastanza significative che ad oggi, in moltissimi casi soffrono di fratture e di distacchi parziali o totali legati in termini generali alla mancata coesione dell’adesivo, alla corrosione dei sistemi di ancoraggio, alle dilatazioni termiche. D’altra parte questi edifici trovano nel trattamento del rivestimento delle loro facciate buona parte delle ragioni che li relegano nell’architettura monumentale e ad oggi risulta necessario intervenire nell’ottica di mantenerne le caratteristiche corticali. Sulla base di queste premesse si proporrà, attraverso un caso studio specifico, individuato nel grattacielo INA realizzato a Palermo, una soluzione innovativa che possa consentire di mantenere l’impaginato delle facciate, superando parte delle motivazioni degli attuali degradi e migliorando in maniera significativa le prestazioni termiche degli edifici.
2015
Settore ICAR/11 - Produzione Edilizia
Pennisi S, Bertorotta S (2015). I rivestimenti marmorei nelle facciate del dopoguerra: dall'analisi tecnologica alla riqualificazione. In Alaimo G., Capone P., Ciribini A., Daniotti B., Dell'Osso B., Nicolella M. (a cura di), Environmental sustainability, circular economy and building production (pp. 229-249). Milano : Maggioli.
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