Il saggio, attraverso l’individuazione e l’interpretazione di una copiosa documentazione archivistica, prova a formulare una ipotesi sulla possibile configurazione del campanile della chiesa Madre di Caltagirone ai primi decenni del Seicento e in particolare a seguito dell’intervento di consolidamento (ma forse anche di ammodernamento), condotto dallo scultore-architetto Giovan Domenico Gagini, in concomitanza del cantiere da questi diretto per l’ampliamento della chiesa madre calatina. Vengono così avanzate proposte riguardo ai possibili modelli compositivi e linguistici adottati, tra questi in primo luogo quelli offerti dai Libri di Sebastiano Serlio, provando al contempo a ricostruire il complesso intreccio di progetti, cantieri e protagonisti, tanto tecnici quanto committenti, che sembra saldare fra loro i centri principali dell’intero Val di Noto fra XVI e XVII secolo: Siracusa, Piazza Armerina, Noto, Caltagirone.
Vesco, M. (2015). Il campanile sull'abside della chiesa Madre di Caltagirone. In M.R. Nobile, D. Sutera (a cura di), L'abisde. Costruzione e geometrie - The apse. Construction and geometry (pp. 150-167). Palermo : Edizioni Caracol [10.17401/ABSIDE-BARES-VESCO].
Il campanile sull'abside della chiesa Madre di Caltagirone
VESCO, Maurizio
2015-01-01
Abstract
Il saggio, attraverso l’individuazione e l’interpretazione di una copiosa documentazione archivistica, prova a formulare una ipotesi sulla possibile configurazione del campanile della chiesa Madre di Caltagirone ai primi decenni del Seicento e in particolare a seguito dell’intervento di consolidamento (ma forse anche di ammodernamento), condotto dallo scultore-architetto Giovan Domenico Gagini, in concomitanza del cantiere da questi diretto per l’ampliamento della chiesa madre calatina. Vengono così avanzate proposte riguardo ai possibili modelli compositivi e linguistici adottati, tra questi in primo luogo quelli offerti dai Libri di Sebastiano Serlio, provando al contempo a ricostruire il complesso intreccio di progetti, cantieri e protagonisti, tanto tecnici quanto committenti, che sembra saldare fra loro i centri principali dell’intero Val di Noto fra XVI e XVII secolo: Siracusa, Piazza Armerina, Noto, Caltagirone.File | Dimensione | Formato | |
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