Il lavoro muove dall’idea di analizzare il sistema delle regole che definiscono, sul piano dell’an, del quando e del quomodo, l’esattezza dell’adempimento che può definirsi (necessariamente) intermediato dell’obbligazione pecuniaria: nella vicenda solutoria della quale, cioè, risulti indefettibile, per volontà della legge o per scelta dei privati, l’interposizione di uno o più soggetti, altri rispetto al debitore e al creditore parti originarie del rapporto obbligatorio, con funzioni ausiliarie. Ciò al fine di saggiare la bontà della ipotesi ricostruttiva in base alla quale l’adempimento dell’obbligazione pecuniaria per mezzo di operazioni di pagamento intermediato non sia governato dalla logica e dalle disposizioni del codice civile che tradizionalmente presiedono alla traditio pecuniae, bensì da un sistema in sé conchiuso di regole, europee ed interne, che siano peculiari del pagamento con moneta non contante indaga i problemi posti dal diffondersi di modalità solutorie dell'obbligazione pecuniaria, diverse dalla tradizionale consegna del denaro contante, che si connotano per il necessario interporsi di più soggetti, professionalmente operanti nel mercato dei pagamenti, terzi rispetto alle parti del rapporto obbligatorio "primario". Le spinte provenienti dalla realtà materiale e dalle norme speciali del diritto dei pagamenti sembrano incrinare la monoliticità del modello codicistico e indicare piuttosto il manifestarsi di un sistema policentrico, nel quale si affianca allo schema classico il paradigma dell’ adempimento (necessariamente) intermediato.
Giuseppe Marino. (2015). IL PAGAMENTO “NECESSARIAMENTE INTERMEDIATO” DELL’OBBLIGAZIONE PECUNIARIA NELLA LEGISLAZIONE DI DERIVAZIONE EUROPEA: VERSO IL SUPERAMENTO DELL’UNICITÀ DEL MODELLO CODICISTICO DELLA TRADITIO PECUNIAE?. GIUSTIZIA CIVILE.COM(3).
IL PAGAMENTO “NECESSARIAMENTE INTERMEDIATO” DELL’OBBLIGAZIONE PECUNIARIA NELLA LEGISLAZIONE DI DERIVAZIONE EUROPEA: VERSO IL SUPERAMENTO DELL’UNICITÀ DEL MODELLO CODICISTICO DELLA TRADITIO PECUNIAE?
MARINO, Giuseppe
2015-01-01
Abstract
Il lavoro muove dall’idea di analizzare il sistema delle regole che definiscono, sul piano dell’an, del quando e del quomodo, l’esattezza dell’adempimento che può definirsi (necessariamente) intermediato dell’obbligazione pecuniaria: nella vicenda solutoria della quale, cioè, risulti indefettibile, per volontà della legge o per scelta dei privati, l’interposizione di uno o più soggetti, altri rispetto al debitore e al creditore parti originarie del rapporto obbligatorio, con funzioni ausiliarie. Ciò al fine di saggiare la bontà della ipotesi ricostruttiva in base alla quale l’adempimento dell’obbligazione pecuniaria per mezzo di operazioni di pagamento intermediato non sia governato dalla logica e dalle disposizioni del codice civile che tradizionalmente presiedono alla traditio pecuniae, bensì da un sistema in sé conchiuso di regole, europee ed interne, che siano peculiari del pagamento con moneta non contante indaga i problemi posti dal diffondersi di modalità solutorie dell'obbligazione pecuniaria, diverse dalla tradizionale consegna del denaro contante, che si connotano per il necessario interporsi di più soggetti, professionalmente operanti nel mercato dei pagamenti, terzi rispetto alle parti del rapporto obbligatorio "primario". Le spinte provenienti dalla realtà materiale e dalle norme speciali del diritto dei pagamenti sembrano incrinare la monoliticità del modello codicistico e indicare piuttosto il manifestarsi di un sistema policentrico, nel quale si affianca allo schema classico il paradigma dell’ adempimento (necessariamente) intermediato.File | Dimensione | Formato | |
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