Il testo analizza la posizione di Caracciolo sull'urbanistica e le rifluenze negli sviluppi nella Facoltà di Architettura di Palermo. Dopo un periodo in cui l'unità tra architettura e urbanistica era centrale, alla fine degli anni '70 si giunge alla divisione per indirizzi, perdendo il senso dell'eredità di Caracciolo. È un quadro che si è protratto per molti anni, no al nuovo statuto della Facoltà del 1994, che riproponeva il ruolo centrale del progetto e prevedeva il solo corso di laurea in Architettura. Successivamente però sono nati altri corsi di laurea, con le conseguenze che abbiamo detto: è però un periodo che esula da questa trattazione, anche se doveva essere inserito in quanto si riferisce a temi centrali nel ragionamento svolto. Si tratta infatti di un abban- dono di alcuni caratteri peculiari della scuola di Palermo, che hanno le loro basi nell’insegnamento di Edoardo Caracciolo e che avrebbero potuto essere conservati, naturalmente adattandoli alle profonde modi che strutturali della nostra epoca.
Airoldi, C. (2014). Gli anni Sessanta e Settanta e l'unità architettura-urbanistica. In N. Leone (a cura di), Edoardo Caracciolo. Urbanistica, architettura, storia (pp. 118-124). Milano : FrancoAngeli.
Gli anni Sessanta e Settanta e l'unità architettura-urbanistica
AIROLDI, Cesare
2014-01-01
Abstract
Il testo analizza la posizione di Caracciolo sull'urbanistica e le rifluenze negli sviluppi nella Facoltà di Architettura di Palermo. Dopo un periodo in cui l'unità tra architettura e urbanistica era centrale, alla fine degli anni '70 si giunge alla divisione per indirizzi, perdendo il senso dell'eredità di Caracciolo. È un quadro che si è protratto per molti anni, no al nuovo statuto della Facoltà del 1994, che riproponeva il ruolo centrale del progetto e prevedeva il solo corso di laurea in Architettura. Successivamente però sono nati altri corsi di laurea, con le conseguenze che abbiamo detto: è però un periodo che esula da questa trattazione, anche se doveva essere inserito in quanto si riferisce a temi centrali nel ragionamento svolto. Si tratta infatti di un abban- dono di alcuni caratteri peculiari della scuola di Palermo, che hanno le loro basi nell’insegnamento di Edoardo Caracciolo e che avrebbero potuto essere conservati, naturalmente adattandoli alle profonde modi che strutturali della nostra epoca.File | Dimensione | Formato | |
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