Rivalorizzando la lezione originaria di Gell. 20.10.7 tramandata nel manoscritto fiorentino delle Notti Attiche, secondo cui il manum conserere delle XII Tavole comportava un "omnibus verbis vindicare", si contrappone la vindicatio bilaterale e contenziosa della legis actio sacramenti in rem alle vindicationes unilaterali di altre legis actiones non contenziose. Inoltre, alla luce di una rilettura delle testimonianze di Gaio e Cicerone si distingue fra il manum conserere e l'ex iure manum consertum vocare della procedura avente per oggetto la rivendica di beni immobili.
VARVARO M (2005). 'Manu(m) conserere' e 'omnibus verbis vindicare' (Gell. 20.10.7). In M. Humbert (a cura di), Le Dodici Tavole. Dai Decemviri agli Umanisti (pp. 267-309). PAVIA : IUSS Press.
'Manu(m) conserere' e 'omnibus verbis vindicare' (Gell. 20.10.7)
VARVARO, Mario
2005-01-01
Abstract
Rivalorizzando la lezione originaria di Gell. 20.10.7 tramandata nel manoscritto fiorentino delle Notti Attiche, secondo cui il manum conserere delle XII Tavole comportava un "omnibus verbis vindicare", si contrappone la vindicatio bilaterale e contenziosa della legis actio sacramenti in rem alle vindicationes unilaterali di altre legis actiones non contenziose. Inoltre, alla luce di una rilettura delle testimonianze di Gaio e Cicerone si distingue fra il manum conserere e l'ex iure manum consertum vocare della procedura avente per oggetto la rivendica di beni immobili.File | Dimensione | Formato | |
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