"THE SUSTAINABLE USE OF ENVIRONMENTAL GOODS: FROM MANAGEMENT POLICIES TO THE SOCIAL PERCEPTION. THE CASE STUDY OF THE NATURAL RESERVE OF CAPO GALLO " The research aims to present the legislative framework for the protection and planning tools relating to the use of the Natural Reserve of Capo Gallo, and investigates the social perception that visitors have developed about management policies and services for fruition. The first part is based on the literature that focuses on the theme of the Natural Reserve of Capo Gallo, while the second part applies investigative tools of environmental sociology. The main tool of the questionnaire is in this second context of the study supported by qualitative survey instruments such as direct observation and oriented interviews. The fieldwork was conducted from October 2012 to July 2014. From the methodological point of view have been used different analytical tools like: 1. direct observation, realized through a campaign of inspections aimed at monitoring the conditions of the places and activities carried out by the users; 2. a questionnaire designed to understand the users’ perception of the place conditions and especially the activities and the structures for fruition; 3. targeted interviews to stakeholders and special witnesses , those who have played and / or continue to play key roles in the reserve management; 4. a literature survay, carried out at the offices of the management body. The research allowed to draw a comprehensive picture of visitors perception about the natural reserve of Capo Gallo on the basis of a small research sample. In general, emerges a very critical and contrasted picture. Many visitors have a very strong emotional relationship with the protected area, but the management effectiveness isn’t so positive on several fronts. There is a lack of essential services as guided tours, environmental education activities and facilities (rest areas, bathrooms, dining areas, laboratory spaces). Nevertheless, the reserve of Capo Gallo, if adequately provided with financial and human resources, could become an important center for the spread of sustainable and ecological culture among citizens of the province of Palermo and Italian and foreign visitors.

Il lavoro di ricerca mira a presentare il quadro legislativo di tutela e gli strumenti di pianificazione relativi alla fruizione della Riserva Naturale Orientata di Capo Gallo, e indaga sulla percezione sociale che i visitatori hanno sviluppato in merito a politiche di gestione e servizi per a fruizione . La prima parte è basata sulla letteratura che verte sul tema della Riserva Naturale Orientata di Capo Gallo, mentre la seconda parte applica strumenti di indagine di campo propri della sociologia dell'ambiente. Lo strumento principale del questionario viene in questo secondo contesto di studio affiancato da strumenti di indagine qualitativi come l'osservazione diretta e le interviste orientate, rivolte sia a testimoni privilegiati che a visitatori e stakeholders. La ricerca sul campo è stata svolta dall'ottobre 2012 a luglio 2014. Dal punto di vista metodologico sono stati utilizzati diversi strumenti di analisi come: 1. l'osservazione diretta, realizzata attraverso una campagna di sopralluoghi finalizzati al monitoraggio delle condizioni dei luoghi e delle attività svolte dai fruitori; 2. la somministrazione di un questionario volto a comprendere la percezione dei fruitori della riserva relativamente allo stato dei luoghi e soprattutto alle attività e alle strutture di fruizione; 3. interviste mirate agli stakeholders ed ai testimoni di eccezione, cioè a quanti hanno giocato e/o continuano a giocare dei ruoli chiave nella gestione delle attività di fruizione della riserva; 4. una ricerca documentale, svolta presso gli uffici dell'ente di gestione, il Drafd Sicilia (Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali dell'Assessorato Regionale Risorse Agricole ed Alimentari). La ricerca ha permesso di tracciare un quadro complessivo della percezione dei visitatori della riserva naturale orientata di Capo Gallo sulla base di un piccolo campione intervistato tramite questionari che prevedevano risposte sia aperte che chiuse. Inoltre l’indagine sul campo tramite la campagna di sopralluoghi e il monitoraggio fotografico ha consentito tramite l’osservazione diretta quantitativa e qualitativa di raccogliere dati che potessero confortare o negare i dati relativi alle percezioni dei visitatori. Un altro elemento chiave della ricerca dal punto di vista metodologico è costituito dalle interviste mirate che hanno consentito di raccogliere dati e opinioni da testimoni privilegiati che hanno conosciuto a fondo le problematiche della gestione e della fruizione sostenibile dell’area protetta più suggestiva e più ricca di potenzialità del Palermitano, definita “un’oasi conservata nel disastro metropolitano”. L’altro fondamentale tassello della ricerca è costituito dalle opinioni raccolte tra gli stakeholders che hanno permesso di verificare quanto la riserva non venga percepita dagli operatori economici locali come una risorsa, anche se tuttavia in diverse testimonianze si cela la speranza che un giorno possa diventarlo. In generale emerge un quadro assai critico e contrastato in cui a fronte di un fortissimo legame affettivo ed empatico dichiarato da molti visitatori e stakeholders appare una situazione gestionale non proprio felice e un quadro della fruizione altrettanto negativo quasi su tutti i fronti, con scarsità di servizi essenziali come le visite guidate, le attività di educazione ambientale e le facilitazioni d’accoglienza (aree di sosta, bagni, aree di ristoro, spazi laboratoriali). Tuttavia le cause della debolezza dell’impianto della fruizione hanno radici profonde in due circostanze particolarmente gravi come la presenza di estesi terreni privati su entrambi i fronti della riserva (sentiero Pietra Tara, sentiero Marinella Faro), e la assenza di una convenzione per i servizi accessori per la fruizione. Particolarmente critica la situazione sul versante di Mondello, poiché l’ingresso è a pagamento ed è gestito da privati (la famiglia Vassallo), il territorio è caratterizzato da strade asfaltate spesso percorse da veicoli a motore e da strutture private, come il porticciolo della Motomar. Inoltre su questo versante emerge l’assenza di una struttura utilizzata come centro d’accoglienza o di aree di sosta, strutture invece presenti sul versante di Barcarello. Significativa appare l’impossibilità di visitare la pregevole grotta della Regina, appositamente non segnalata per problemi relativi alla sicurezza. Infine una serie di strutture fatiscenti ed abbandonate rovina pesantemente il paesaggio del versante Mondello della riserva. Un criticità evidente risiede nel fatto che la costituzione geografica fa della riserva “un mondo spezzato in due”, poiché i due versanti non sono in comunicazione in quanto i due sentieri di Pietra Tara e di Marinella Faro non si incontrano. Notevole è anche la criticità geologica del pericolo caduta massi, che rende la fruizione soprattutto nei mesi primaverili ed invernali, priva di ragionevoli margini di sicurezza. Infine tra le criticità non si può non segnalare la forte pressione antropica che viene esercitata sull’area soprattutto nei mesi estivi a causa del fortissimo appeal della costa e della balneazione. D’altro canto notevoli sono i punti di forza della area protetta, come la sua forte attrazione sui visitatori sia nei mesi invernali che in quelli estivi per la bellezza del paesaggio, la pulizia delle acque, la vicinanza dalla città di Palermo, e la generale tranquillità dei luoghi. Notevoli sono anche le risorse interpretative come il trattoir a vermeti, le grotte, i lembi di macchia mediterranea e di leccete, la flora endemica, la presenza del rospo smeraldino e di molti rapaci. Tutte queste caratteristiche positive così come le criticità prima segnalate permettono di tracciare un quadro complessivo di prospettive per l’area protetta. La riserva di Capo Gallo se adeguatamente dotata di risorse finanziarie ed umane potrebbe infatti divenire un importante polo di diffusione della cultura ecologica e della sostenibilità per i cittadini della provincia di Palermo ed i suoi visitatori italiani e stranieri. Infatti l’area protetta è situata in una posizione estremamente strategica per la fruizione: è sita all’interno dell’area metropolitana ma ne risulta isolata dal promontorio stesso di Capo Gallo. Questa circostanza la rende un’occasione unica per lo sviluppo e la diffusione di una consapevolezza ecologica e la sperimentazione di modelli di fruizione sostenibile che tengano anche conto delle ricadute sugli stakeholders e del coinvolgimento delle comunità locali.

Pizzuto, P.“LA FRUIZIONE SOSTENIBILE DEI BENI AMBIENTALI: DALLE POLITICHE DI GESTIONE ALLA PERCEZIONE SOCIALE IL CASO STUDIO DELLA RISERVA NATURALE ORIENTATA DI CAPO GALLO”.

“LA FRUIZIONE SOSTENIBILE DEI BENI AMBIENTALI: DALLE POLITICHE DI GESTIONE ALLA PERCEZIONE SOCIALE IL CASO STUDIO DELLA RISERVA NATURALE ORIENTATA DI CAPO GALLO”

PIZZUTO, Pietro

Abstract

"THE SUSTAINABLE USE OF ENVIRONMENTAL GOODS: FROM MANAGEMENT POLICIES TO THE SOCIAL PERCEPTION. THE CASE STUDY OF THE NATURAL RESERVE OF CAPO GALLO " The research aims to present the legislative framework for the protection and planning tools relating to the use of the Natural Reserve of Capo Gallo, and investigates the social perception that visitors have developed about management policies and services for fruition. The first part is based on the literature that focuses on the theme of the Natural Reserve of Capo Gallo, while the second part applies investigative tools of environmental sociology. The main tool of the questionnaire is in this second context of the study supported by qualitative survey instruments such as direct observation and oriented interviews. The fieldwork was conducted from October 2012 to July 2014. From the methodological point of view have been used different analytical tools like: 1. direct observation, realized through a campaign of inspections aimed at monitoring the conditions of the places and activities carried out by the users; 2. a questionnaire designed to understand the users’ perception of the place conditions and especially the activities and the structures for fruition; 3. targeted interviews to stakeholders and special witnesses , those who have played and / or continue to play key roles in the reserve management; 4. a literature survay, carried out at the offices of the management body. The research allowed to draw a comprehensive picture of visitors perception about the natural reserve of Capo Gallo on the basis of a small research sample. In general, emerges a very critical and contrasted picture. Many visitors have a very strong emotional relationship with the protected area, but the management effectiveness isn’t so positive on several fronts. There is a lack of essential services as guided tours, environmental education activities and facilities (rest areas, bathrooms, dining areas, laboratory spaces). Nevertheless, the reserve of Capo Gallo, if adequately provided with financial and human resources, could become an important center for the spread of sustainable and ecological culture among citizens of the province of Palermo and Italian and foreign visitors.
Il lavoro di ricerca mira a presentare il quadro legislativo di tutela e gli strumenti di pianificazione relativi alla fruizione della Riserva Naturale Orientata di Capo Gallo, e indaga sulla percezione sociale che i visitatori hanno sviluppato in merito a politiche di gestione e servizi per a fruizione . La prima parte è basata sulla letteratura che verte sul tema della Riserva Naturale Orientata di Capo Gallo, mentre la seconda parte applica strumenti di indagine di campo propri della sociologia dell'ambiente. Lo strumento principale del questionario viene in questo secondo contesto di studio affiancato da strumenti di indagine qualitativi come l'osservazione diretta e le interviste orientate, rivolte sia a testimoni privilegiati che a visitatori e stakeholders. La ricerca sul campo è stata svolta dall'ottobre 2012 a luglio 2014. Dal punto di vista metodologico sono stati utilizzati diversi strumenti di analisi come: 1. l'osservazione diretta, realizzata attraverso una campagna di sopralluoghi finalizzati al monitoraggio delle condizioni dei luoghi e delle attività svolte dai fruitori; 2. la somministrazione di un questionario volto a comprendere la percezione dei fruitori della riserva relativamente allo stato dei luoghi e soprattutto alle attività e alle strutture di fruizione; 3. interviste mirate agli stakeholders ed ai testimoni di eccezione, cioè a quanti hanno giocato e/o continuano a giocare dei ruoli chiave nella gestione delle attività di fruizione della riserva; 4. una ricerca documentale, svolta presso gli uffici dell'ente di gestione, il Drafd Sicilia (Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali dell'Assessorato Regionale Risorse Agricole ed Alimentari). La ricerca ha permesso di tracciare un quadro complessivo della percezione dei visitatori della riserva naturale orientata di Capo Gallo sulla base di un piccolo campione intervistato tramite questionari che prevedevano risposte sia aperte che chiuse. Inoltre l’indagine sul campo tramite la campagna di sopralluoghi e il monitoraggio fotografico ha consentito tramite l’osservazione diretta quantitativa e qualitativa di raccogliere dati che potessero confortare o negare i dati relativi alle percezioni dei visitatori. Un altro elemento chiave della ricerca dal punto di vista metodologico è costituito dalle interviste mirate che hanno consentito di raccogliere dati e opinioni da testimoni privilegiati che hanno conosciuto a fondo le problematiche della gestione e della fruizione sostenibile dell’area protetta più suggestiva e più ricca di potenzialità del Palermitano, definita “un’oasi conservata nel disastro metropolitano”. L’altro fondamentale tassello della ricerca è costituito dalle opinioni raccolte tra gli stakeholders che hanno permesso di verificare quanto la riserva non venga percepita dagli operatori economici locali come una risorsa, anche se tuttavia in diverse testimonianze si cela la speranza che un giorno possa diventarlo. In generale emerge un quadro assai critico e contrastato in cui a fronte di un fortissimo legame affettivo ed empatico dichiarato da molti visitatori e stakeholders appare una situazione gestionale non proprio felice e un quadro della fruizione altrettanto negativo quasi su tutti i fronti, con scarsità di servizi essenziali come le visite guidate, le attività di educazione ambientale e le facilitazioni d’accoglienza (aree di sosta, bagni, aree di ristoro, spazi laboratoriali). Tuttavia le cause della debolezza dell’impianto della fruizione hanno radici profonde in due circostanze particolarmente gravi come la presenza di estesi terreni privati su entrambi i fronti della riserva (sentiero Pietra Tara, sentiero Marinella Faro), e la assenza di una convenzione per i servizi accessori per la fruizione. Particolarmente critica la situazione sul versante di Mondello, poiché l’ingresso è a pagamento ed è gestito da privati (la famiglia Vassallo), il territorio è caratterizzato da strade asfaltate spesso percorse da veicoli a motore e da strutture private, come il porticciolo della Motomar. Inoltre su questo versante emerge l’assenza di una struttura utilizzata come centro d’accoglienza o di aree di sosta, strutture invece presenti sul versante di Barcarello. Significativa appare l’impossibilità di visitare la pregevole grotta della Regina, appositamente non segnalata per problemi relativi alla sicurezza. Infine una serie di strutture fatiscenti ed abbandonate rovina pesantemente il paesaggio del versante Mondello della riserva. Un criticità evidente risiede nel fatto che la costituzione geografica fa della riserva “un mondo spezzato in due”, poiché i due versanti non sono in comunicazione in quanto i due sentieri di Pietra Tara e di Marinella Faro non si incontrano. Notevole è anche la criticità geologica del pericolo caduta massi, che rende la fruizione soprattutto nei mesi primaverili ed invernali, priva di ragionevoli margini di sicurezza. Infine tra le criticità non si può non segnalare la forte pressione antropica che viene esercitata sull’area soprattutto nei mesi estivi a causa del fortissimo appeal della costa e della balneazione. D’altro canto notevoli sono i punti di forza della area protetta, come la sua forte attrazione sui visitatori sia nei mesi invernali che in quelli estivi per la bellezza del paesaggio, la pulizia delle acque, la vicinanza dalla città di Palermo, e la generale tranquillità dei luoghi. Notevoli sono anche le risorse interpretative come il trattoir a vermeti, le grotte, i lembi di macchia mediterranea e di leccete, la flora endemica, la presenza del rospo smeraldino e di molti rapaci. Tutte queste caratteristiche positive così come le criticità prima segnalate permettono di tracciare un quadro complessivo di prospettive per l’area protetta. La riserva di Capo Gallo se adeguatamente dotata di risorse finanziarie ed umane potrebbe infatti divenire un importante polo di diffusione della cultura ecologica e della sostenibilità per i cittadini della provincia di Palermo ed i suoi visitatori italiani e stranieri. Infatti l’area protetta è situata in una posizione estremamente strategica per la fruizione: è sita all’interno dell’area metropolitana ma ne risulta isolata dal promontorio stesso di Capo Gallo. Questa circostanza la rende un’occasione unica per lo sviluppo e la diffusione di una consapevolezza ecologica e la sperimentazione di modelli di fruizione sostenibile che tengano anche conto delle ricadute sugli stakeholders e del coinvolgimento delle comunità locali.
aree protetta di Capo Gallo, percezione dei visitatori, gestione riserve, educazione ed interpretazione ambientale, coinvolgimento comunità locale
Pizzuto, P.“LA FRUIZIONE SOSTENIBILE DEI BENI AMBIENTALI: DALLE POLITICHE DI GESTIONE ALLA PERCEZIONE SOCIALE IL CASO STUDIO DELLA RISERVA NATURALE ORIENTATA DI CAPO GALLO”.
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Descrizione: "THE SUSTAINABLE USE OF ENVIRONMENTAL GOODS: FROM MANAGEMENT POLICIES TO THE SOCIAL PERCEPTION. THE CASE STUDY OF THE NATURAL RESERVE OF CAPO GALLO " The research aims to present the legislative framework for the protection and planning tools relating to the use of the Natural Reserve of Capo Gallo, and investigates the social perception that visitors have developed about management policies and services for fruition.
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